Sanità, Longo: «Mai più ospedali chiusi. Assunzioni in ritardo? Chi sbaglia andrà a casa»

VIDEO | L'ex prefetto in consiglio regionale sottolinea il lavoro compiuto per aumentare i posti di terapia intensiva e chiudere la campagna vaccinale entro l'estate: «Sto lavorando per fare in modo di essere l'ultimo commissario ad acta in Calabria»

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di Ric. Trip.
26 aprile 2021
20:50

«Mi sono insediato il primo dicembre e ho inviato il piano Covid il 2 dicembre per riuscire ad avere risposta dal Ministero soltanto il 14 gennaio con la richiesta del rendiconto delle spese che ho provveduto ad inviare già nella prima decade di febbraio». È partito dall’inizio della sua avventura in Calabria il commissario ad acta per la Sanità Guido Longo stimolato dagli interventi dei consiglieri regionali durante il dibattito in Aula. E nella sua replica non è mancata la reazione stizzita alla richiesta di dimissioni che gli aveva mosso il leghista Pietro Molinaro. «Io non ho scudo penale, come il commissario Arcuri, né scudo erariale – ha ricordato Longo – evidenziando il rischio che si è assunto accettando l’incarico».

La campagna vaccini

E poi la promessa sulla campagna di vaccinazione: «Eravamo partiti da una proiezione di fine di piano vaccinale a luglio 2022, siamo arrivati a dicembre 2021. Certamente dobbiamo abbassarci alla fine di questa estate. Prima si vaccina e prima si risolve tutto il complesso di problemi che sta intorno al Covid. Vorrei essere l’ultimo commissario straordinario, il mio obiettivo è questo e se riusciamo ad aggiustare i bilanci sono certo che sarà così. Tifate per me».


Il numero dei contagi

Sul nodo relativo ai numeri dei nuovi positivi che spesso sono stati oggetto di confusione e polemiche, il commissario ha chiarito: «Il numero dei positivi viene prima inviato su una piattaforma dalle singole aziende sanitarie all’Istituto superiore di Sanità, che lo comunicano anche all’Ufficio del Commissario che poi lo invia ad un’altra piattaforma. Quello che inviamo noi è il dato esatto. Per ovviare a questa discrepanza, abbiamo creato un’altra piattaforma per cui i due dati si incrociano. Anche su questo, tuttavia, si è riferito all’autorità giudiziaria».

La situazione a Cosenza

Longo ha confermato l’aumento dei posti in terapia intensiva e sub intensiva soprattutto a Cosenza. «Abbiamo 20 strutture di sub intensive con la metà occupata mentre metà è libera, e 6 postazioni di intensive, due occupate e quattro libere. Sono stati aumentati su Rossano 38 posti di medicina Covid, su Cetraro 20 posti di medicina Covid, su Acri 20 posti Covid, su Rogliano abbiamo attivato 12 posti Covid, speriamo di adoperane altre 18. Ci stiamo attrezzando per il peggio, sperando che non venga. Ricordo che l’Esercito è in grado di fornirci di respiratori polmonari a costo zero e con rapidità. Abbiamo anche aumentato le terapie intensive all’ospedale Annunziata di Cosenza: 16 posti, di cui 10 occupati, e 30 posti di sub intensive che sono occupati, ma sopperiamo con quello che abbiamo aperto nel circondario. Anche al Gom abbiamo aumentato, ma eravamo già attrezzati. Speriamo di aprire quanti più posti o posti Covid a Villa Bianca a Catanzaro».

Le assunzioni

Sulle future assunzioni il commissario è stato lapidario: «non tollererò più che non si assuma con i soldi a disposizione. Dopo un paio di solleciti chi sbaglia decadrà dall’incarico».

Infine un passaggio sulle strutture sanitarie. «Trebisacce e Praia a Mare dovranno diventare presìdi sanitari, mentre va rivisitato dobbiamo il piano delle Case della salute, che al momento così come sono non servono a nulla: o li trasformiamo in presidi sanitari o vanno chiusi».

E poi la promessa che il consigliere del Pd Carlo Guccione gli fa ripetere due volte: «Non voglio più sentire parlare di ospedali chiusi e il decreto 64 del 2016 sarà modificato».

Giornalista
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