ROMA - Una doccia fredda che conferma quanto già ipotizzato nelle scorse settimane. La regione non potrà procedere alla nomina dei nuovi dirigenti delle Aziende sanitarie. Il parere che scaccia ogni dubbio sulla procedura da seguire ed è destinato ad alimentare nuove polemiche arriva direttamente dal ministero della Salute. 'Alla luce dell’autorevole parere dell’Avvocatura erariale, non sussistono i presupposti nè di legittimità, nè fattuali per compiere nomine nella Giunta regionale calabrese in prorogatio, nell’imminenza delle elezioni per il rinnovo degli organi di governo della Regione'. Le operazioni previste per la giornata odierna verranno rinviate sine die. O meglio,  fino alle prossime elezioni regionali che dovrebbero tenersi il 23 Novembre.

Eventuali nomine anticipate sarebbero  - scrivono dal ministero  'in palese contrasto con le univoche indicazioni rese dall’Avvocatura dello Stato, dai Ministeri della Salute e dell’Economia e delle finanze e dai sub Commissari per l’attuazione del piano di rientro, il cui operato è stato sempre coerente con le indicazioni dei Ministeri vigilanti'. 

Chiare le determinazioni. ' Per un verso - si rende noto - la Giunta in prorogatio non ha il potere di compiere atti di straordinaria amministrazione , per l'altronon è in discussione l’ordinato andamento della gestione presso le aziende sanitarie, tenuto conto del ruolo di reggenza riconoscibile in capo ai direttori amministrativi e sanitariì'. per l’attuazione del piano di rientro e anticipa che i ministri competenti sono impegnati 'proprio in queste ore» per «pervenire in tempi celeri alla nomina del Commissario, così da restituire integrità all’Organo commissariale'. Ergo, qualunque sortita sarebbe suscettibile di censura.