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CATANZARO - Tanta attesa per nulla. Slitta ancora la nomina del commissario ad acta per il piano di rientro dal deficit sanitario. Dopo mesi di stasi, tra dibattiti e polemiche, quella odierna non sarà dunque la giornata buona per coprire la casella rimasta vacante dopo le dimissioni di Scopelliti. Nella tarda mattinata di oggi la segreteria del Consiglio dei Ministri ha infatti comunicato ufficialmente il nuovo rinvio. Un ulteriore slittamento che è destinato a produrre altre polemiche.
Stasi irritata. "Basta ritardi": denuncia la presidente facente funzioni Antonella Stasi, per la quale quest’attesa pesa sulle spalle dei calabresi e blocca tante questioni aperte proprio ora che, dopo tanti sacrifici, si intravedono i primi spiragli di luce. Ritardi su ritardi, accumulatisi soprattutto per la mancanza di condivisione sul metodo e sui nomi nella maggioranza eterogenea che guida il paese. Il ritornello si è ripetuto, per questo come per altri provvedimenti.
Querelle. Il quesito è sempre lo stesso: serve un politico o un tecnico? Alla prima opzione si è fermamente opposto l'ex governatore, sostenuto dal Ministro della Salute del suo partito, Beatrice Lorenzin. D'altronde, un uomo del Pd alla guida del martoriato sistema sanitario calabrese, sarebbe stata una beffa per l'ex capo dell'esecutivo che dopo aver razionalizzato la spesa si è visto sollevare dal proprio incarico al momento di raccogliere i frutti del proprio lavoro. Certo è che lo stallo del dopo Scopelliti non ha portato bene. Basti pensare che la Regione non è stata neppure convocata all'ultimo tavolo interministeriale sulla Sanità. Da qui la necessità di affidarsi ad una figura che si occupi esclusivamente dell'intricata matassa. Figura che però ancora non c’è e tarda ad arrivare. (mf)