Savelli al voto, Spina e Frontera si contendono la guida del borgo

Turismo, ambiente e tradizioni nei programmi dei due candidati a sindaco del centro crotonese

 

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di Giuseppe Laratta
3 giugno 2018
11:05
Il borgo di Savelli - Foto Rossini
Il borgo di Savelli - Foto Rossini

Saranno il sindaco uscente Franco Spina, con la lista “Savelli nel cuore”, e il dottor Domenico Frontera, con “L'alveare – Savelli a lavoro”, a contendersi la guida del borgo nel crotonese chiamato alle urne domenica prossima. L'attuale primo cittadino è alla guida di Savelli da due mandati, e per i prossimi cinque si propone di continuare il progetto di governo iniziato dieci anni fa; Frontera ha le idee ben chiare, con progetti a breve e lungo termine.

 


«È sempre una bella avventura – ha dichiarato ai nostri microfoni Franco Spina – c'è tanta passione e impegno quando uno si candida a governare una comunità. Savelli mi ha dato tanto, e io farò di tutto per valorizzare al meglio questo borgo, uno dei più belli della Calabria. Abbiamo fatto tante cose in questi dieci anni, il paese è migliorato sia nelle strutture che dal punto di vista occupazionale. C'è tanto da fare: Savelli è un paese a vocazione turistica, si basa sull'ambiente, sul sottobosco, e quindi dovremo potenziare le strutture esistenti come l'osservatorio astronomico, il centro per il recupero degli animali selvatici, e c'è tanto da fare al villaggio turistico Pino Grande. Sono queste le prime cose da affrontare. In più, dovremo migliorare la viabilità, a maggior ragione quella provinciale, affinchè sia più percorribile».

 


Al centro del progetto di Domenico Frontera c'è l'organizzazione del lavoro per uno scopo unitario, per la ricrescita del paese, ed è per questo che hanno scelto come simbolo le api. «Abbiamo dei programmi a lungo termine – ha dichiarato il candidato de L'alveare – come l'installazione di un termoconvettore biomassa poiché abbiamo la risorsa primaria dei boschi, quindi creare occupazione e fare servizio anti-incendio, e creare energia pulita; vogliamo provare a fare l'imbottigliamento delle acque, e riprendere la cultura del baco da seta. I progetti a breve termine riguardano il castagneto comunale da rivalorizzare e da abbinare la cultura dei funghi, questo per incentivare gli investimenti delle giovani aziende locali; bisogna, inoltre, potenziare al massimo le risorse sanitarie offerte dalla Regione e dalla Provincia in loco per sostenere dal punto di vista sanitario i nostri cittadini. Bisogna rafforzare la raccolta differenziata per arrivare a costo zero, prendendo spunto dai paesi limitrofi, e investire sul turismo come il villaggio Pino Grande. Non per ultimo, investire su quei valori tipici di noi calabresi come l'ospitalità, e luoghi come il centro storico».

Giornalista
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