Seggi da infarto, si cambia ancora: la Tripodi eletta, Orsomarso fuori. Storia finita?

La Corte d'Appello ribalta il primo verdetto e la ratifica della Cassazione dovrebbe aver rimesso le cose a posto. Ma ormai il condizionale è d’obbligo in una vicenda che appare grottesca
di Salvatore Bruno
21 marzo 2018
10:13

Da qualsiasi parte la si guardi, la grottesca vicenda del seggio conteso al proporzionale in Calabria suscita perlomeno indignazione per come una così delicata vicenda sia stata gestita. Maria Tripodi e Fausto Orsomarso, e insieme a loro anche altri aspiranti deputati sparsi tra il Veneto, l’Emilia Romagna ed il Trentino, sono saliti sulle montagne russe, entrando ed uscendo virtualmente da Montecitorio a seconda dei capricci della Corte d’Appello di Catanzaro dove, a quanto pare, un errore marchiano di trascrizione dei dati stava per determinare l’illegittima elezione di un certo numero di candidati a scapito di altri. E non per una manciata di voti ma per circa quattromila consensi che un incauto funzionario del tribunale calabrese aveva contato in favore di Fratelli d’Italia a scapito di Forza Italia, scambiando le caselle di Excel in cui stava caricando i risultati dei verbali.

Il paradossale effetto dei festeggiamenti di Wanda Ferro

Probabilmente nessuno si sarebbe accorto dell’anomalia se Wanda Ferro, senza attendere la proclamazione ufficiale, non avesse platealmente festeggiato la elezione di Orsomarso, sancita dai primi conteggi trasmessi dalla Corte d’Appello alla Corte di Cassazione. In base a quei numeri, la ripartizione dei seggi in Calabria, nell’ambito della coalizione di centrodestra, premiava il meloniano Fausto Orsomarso e non la berlusconiana Maria Tripodi. Un risultato opposto rispetto a quello calcolato precedentemente dal Viminale, sulla base della copia dei verbali trasmessi informalmente al Ministero dell’Interno dalle prefetture.


L’esposto di Forza Italia ed il riconteggio dei voti

A quel punto, gli esponenti del partito azzurro, dopo aver depositato un esposto in Procura, hanno chiesto ai giudici della Corte d’Appello di accedere agli atti. La clamorosa inversione di trascrizione è balzata subito all’occhio, tanto da indurre l’ufficio elettorale composto dalla presidente Teresa Chiodo e dai giudici Maria Rosaria Di Girolamo e Antonio Cestone, a riaprire i giochi e a redigere un nuovo verbale. I dati aggiornati sono stati nuovamente trasmessi alla Cassazione.

L'effetto flipper sulle altre circoscrizioni elettorali

La Corte Suprema ha allora proceduto ad una nuova attribuzione consentendo di rimettere le cose a posto: Maria Tripodi è stata proclamata eletta alla Camera in Calabria. In Veneto contemporaneamente, per Fratelli d’Italia, al posto di Orsomarso, è stato proclamato Luca De Carlo a scapito del leghista Giuseppe Paolin. Le sorprese però non finiscono qui: perché anche la Lega ha dovuto recuperare il seggio perduto in Veneto. Il luogo prescelto è il Trentino Alto Adige dove è stata proclamata Stefania Segnana al posto della forzista Michaela Biancofiore. Discorso chiuso? Macché. La Biancofiore viene allora proclamata in Emilia Romagna dove a farle posto è Francesca Gambarini, l’ultima beffata da questo diabolico flipper.

Salvatore Bruno

Giornalista
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