Stop vaccini a Soveria. Comitato pro ospedale: «Basta appelli, scendiamo in politica»

VIDEO | È un presidio sempre più depauperato quello del Reventino. L’associazione che da tempo si spende per restituire operatività al presidio territoriale ora pensa alle regionali

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di Tiziana Bagnato
16 settembre 2019
18:11
L’ospedale di Soveria
L’ospedale di Soveria

Un presidio montano che continua a perdere pezzi e funzioni. L’ospedale di Soveria Mannelli, a 21 chilometri di curve e tornanti da Lamezia Terme e strade per diversi mesi ghiacciate o innevate, si sta depauperando sempre di più. Ultima notizia la sospensione delle vaccinazioni. Un servizio prima attivo una volta alla settimana, poi due volte al mese, a seguire una volta ogni trenta giorni fino al blocco totale. Il comitato Pro Ospedale del Reventino, da anni vedetta dei disservizi e delle anomalie dell’ospedale, ne chiede l’immediato ripristino anche in vista dell’inverno che renderà più difficili i collegamenti, specie se a dovere usufruire del vaccino sono neonati e bambini in tenera età.


Il servizio è stato bloccato da luglio e ad oggi non è giunta alcuna notizia in merito a presunte riattivazioni di questo. Per ora bisogna spostarsi su Lamezia nella quale infatti sono confluiti anche i registri relativi alle vaccinazioni di Soveria e comprensorio. Ma la sospensione dei vaccini non è che l’ultimo episodio di una storia lunga e tormentata che vede il Comitato Pro Ospedale del Reventino esporsi in prima persona.

 

Un’esposizione che però sta per abbandonare i metodi utilizzati fino ad ora per approd are a qualcosa di decisamente diverso: la politica. «Dopo dodici anni di appelli alla politica – spiega Antonello Maida, presidente del Comitato - ci siamo resi conto di quanto spesso ci siano persone che non hanno cognizione dei territori. Riteniamo allora doveroso scendere in campo noi che conosciamo bene questo territorio, non solo dal punto di vista sanitario ma anche per quanto concerne gli aspetti di vivibilità». Intanto, tra le emergenze del nosocomio, il comitato segnala la sospensione servizio di fisioterapia nonostante nel decreto Calabria fossero stati previsti diversi posti di riabilitazione, mai attivati. C’è poi il problema delle attrezzature radiologiche vetuste e che spesso darebbero problemi tecnici. Il sabato l’ufficio ticket rimane chiuso, nonostante sia il giorno di maggiore affluenza, il laboratorio analisi chiude alle 14, il radiologo è presente poche volte a settimana.

 

Giornalista
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