Reparti a rischio

Tagli all’ospedale di Lamezia, Talerico prova a smussare le polemiche: «Gioco di squadra con Catanzaro per il Trauma center»

Il consigliere regionale del Gruppo misto: «Per posizione e capacità strutturale è impossibile che il presidio possa essere smantellato ma ci saranno accorpamenti»

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di Sonia  Rocca
19 marzo 2024
15:02

«Sì alla riorganizzazione della Rete ospedaliera, no al depotenziamento dell’Ospedale di Lamezia Terme o allo smantellamento delle singole Unità Operative della Dulbecco». È quanto dichiara il consigliere regionale Antonello Talerico del Gruppo Misto che, sulla questione che sta infiammando la città della Piana, ha incontrato il presidente Occhiuto. Dall'incontro sarebbe emerso che intanto, «riguardo alle strutture complesse, si dovrà procedere ad accorpamenti che tengano conto dei volumi di attività e appropriatezza (delle prestazioni fornite) e dell’effettiva capacità di risposta assistenziale anche in emergenza-urgenza e per l’alta specialità». Quindi sembra di capire che si procederà in base ai bacini d'utenza a livelli regionale. 

«Sostanzialmente - sostiene Talerico - non verranno modificate le condizioni stabilite dal Protocollo Regione-Università Magna Graecia (quindi nessun termine quinquennale, né smantellamento sic et simpliciter delle Unità operative), valorizzando il merito e chi fino a oggi ha garantito l’assistenza ospedaliera in emergenza ed urgenza».


E l'ospedale di Lamezia, dunque? Talerico sceglie la strada della mediazione e dal canto suo rassicura: «Sul fronte dell’Ospedale di Lamezia Terme, la sua posizione strategica che lo rende punto di riferimento di un’area vasta, la capacità strutturale e dei posti letto, ne impediscono il depotenziamento. Alcune Strutture complesse verranno meno».

E sicuramente su questo concetto di strutture complesse si svilupperà a Lamezia un confronto acceso mentre Talerico continua a spiegare che «non verranno meno le prestazioni sanitarie o i servizi connessi, mantenendosi i reparti e i posti letto. L’ospedale di Lamezia non può essere depotenziato poiché nel quadro della rete ospedaliera regionale deve diventare uno spoke ben strutturato ed in grado di continuare a fornire prestazioni sanitarie di eccellenza. Piuttosto dobbiamo preoccuparci di portare i medici in Calabria, altrimenti avremmo cattedrali nel deserto, con lunghe lista di attesa e prestazioni sanitarie ben al di sotto dei livelli essenziali».

E anche sul Trauma Center si potrebbe ipotizzare, per Talerico, un asse Catanzaro-Lamezia Terme «che potrebbe divenire struttura di riferimento per l’intero Meridione, con necessità di posti letto e di una logistica che anche l’Ospedale lametino può garantire. Altra novità probabile, potrebbe essere quella della previsione di una Cardiochirurgia pediatrica nell’area centrale della Calabria».

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