Terme Luigiane, Oliverio avvia la campagna elettorale con le “Buone prassi”

VIDEO | Tanti gli amministratori accorsi per mostrare il proprio sostegno. Il governatore ha tracciato un bilancio dei quattro anni alla guida della Regione

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di Francesca  Lagatta
12 aprile 2019
14:44

«Siamo partiti da una situazione difficile, quando ho assunto la guida della Regione ero consapevole della situazione disastrosa. Abbiamo fatto un lavoro importante, tra le altre cose abbiamo utilizzato al massimo le risorse dell'Unione europea. I nostri obiettivi erano tanti, dal sostegno alle imprese, alla creazione di posti di lavoro e di una rete qualificata di servizi che mancavano da anni». Ha risposto così il governatore Mario Oliverio a chi ieri gli chiedeva un riassunto dei quattro anni e mezzo alla guida della Regione. Il presidente si è concesso ai cronisti alla fine di un convegno, intitolato "Buone prassi", che si è tenuto nel Grand Hotel delle Terme Luigiane di Acquappesa. La scelta del posto non è stata per nulla casuale, dal momento che il più grande parco termale della Calabria ha rischiato nei mesi scorsi di chiudere i battenti e lasciare a casa 250 lavoratori, e di conseguenza di mettere in ginocchio l'economia locale, ma grazie all'intervento del consigliere regionale Giuseppe Aieta, fiancheggiato da Oliverio, alla Cittadella di Catanzaro alla fine si è riusciti a trovare una momentanea soluzione per scongiurare il dramma.

Sala gremita

La manifestazione ha visto la presenza di tanti curiosi, ma anche di tante associazioni e tanti rappresentanti delle istituzioni della provincia di Cosenza che hanno beneficiato delle "buone prassi" del governo Oliverio. Tanti amministratori sono giunti anche dalla valle dell'Esaro e del Savuto. La manifestazione può essere considerata a tutti gli effetti l'inizio di quella che sarà una lunga e combattuta campagna elettorale per le elezioni regionali. Ma i recenti grattacapi giudiziari sembrano non aver scalfito di una virgola i legami cuciti negli anni sul territorio e a testimoniarlo sono stati i tanti sindaci saliti sul palco per rinnovare la fiducia nei suoi confronti. Al suo fianco, come sempre, anche il consigliere Giuseppe Aieta, principale organizzatore dell'evento e fervido sostenitore del suo buon operato. «Abbiamo certamente commesso anche qualche errore in questi anni - ha detto il politico cetrarese - ma se li mettessimo sulla bilancia sarebbero certamente meno delle cose buone fatte. Siamo sulla strada giusta, Oliverio merita una seconda stagione».


Le buone prassi di Oliverio

A fare il sunto delle "buone prassi" è lo stesso presidente, che le elenca una ad una. «Sono oltre 700 le scuole che abbiamo messo in sicurezza dal rischio di dissesto idrogeologico, abbiamo rivalutato i borghi, abbiamo dato 100 milioni di euro ai Comuni, 34 li abbiamo dati ai privati per il recupero delle unità immobiliari. Poi abbiamo investito e combattuto per il diritto allo studio. Prima di noi, su 100 studenti solo 34 ottenevano la borsa di studio, adesso la percentuale è del 100%». E non è finita. «Abbiamo lavorato per le nostre università e la didattica, incentivando le esperienze degli studenti all'estero - ha detto ancora -. Siamo venuti incontro a situazioni di sofferenza sociale, abbiamo rafforzato le strutture della giustizia e dei beni culturali, abbiamo integrato il reddito dei cittadini e rimesso in piedi la regione, ottenendo l'affermazione delle pari opportunità e dello stato di diritto». E a proposito di giustizia ha detto: «In tutto questo tempo la nostra bussola è stata la legalità». Poi ha concluso: «Abbiamo avviato un percorso importante, c'è ancora tanto da fare ma abbiamo invertito il trend mettendo la regione sulla strada giusta. Ora bisogna insistere».

La stoccata a Ciconte e Greco

C'è stato spazio anche per discutere anche di un argomento che in questi giorni sta scaldando gli animi più del dovuto. Da tempo i consiglieri regionali Enzo Ciconte e Orlandino Greco, una volta sostenitori di Oliverio, propongono un tour culturale che vorrebbe i Bronzi di Riace in giro in varie località d'Italia perché tutti ne conoscano la loro bellezza. «Credo che siano trovate propagandistiche e servono solo a trovare spazio sui giornali, niente di più e niente di meno - ha commentato lapidario il presidente -. In questi anni ha preso il via un processo di attrattività importante per la Calabria anche grazie ai Bronzi (custoditi al museo di Reggio Calabria, ndr)». Come a dire, chi vuole venga a visitarli nella nostra terra. Il discorso è chiuso.

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