Totò Cuffaro rilancia la Democrazia Cristiana in Calabria: «Vogliamo essere protagonisti qui come in passato»
VIDEO | Grande partecipazione all'assemblea per la rinascita della DC a Lamezia Terme. «Stessa storia e cultura, ma con uno spirito rinnovato e il coinvolgimento di tanti giovani e donne», afferma l'ex governatore della Sicilia
Prova a mettere radici anche in Calabria la nuova Democrazia Cristiana guidata dal segretario nazionale, nonché ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro. E lo fa con un'assemblea molto partecipata a Lamezia Terme, a cui hanno preso parte anche i commissari regionali della DC del Veneto, Luigi D'Agrò; della Puglia, Michele Tucci; della Campania, Gennaro Scamardella e il commissario regionale DC Donne Calabria Debora Pellegrini. Tema dell’incontro organizzato dall’ex deputato Michele Ranieli, commissario regionale DC Calabria, è proprio la rinascita, anche in Calabria, del partito fondato da Alcide De Gasperi assieme ad esponenti del disciolto Partito Popolare Italiano.
«Oggi in Italia esiste un governo ancora populista rappresentato da una destra quasi estrema e da un'opposizione molto di sinistra - commenta Michele Ranieli -, ritengo allora che i tempi sono maturi per dare all'Italia un nuovo partito o un partito rinnovato, quello che ha rappresentato per 50 anni la democrazia in Italia, che si chiama Democrazia Cristiana».
«Vogliamo essere protagonisti anche in Calabria» spiega Cuffaro, confortato da numeri come quelli proposti da Repubblica che, in un recente sondaggio, mostra come il 37% degli italiani si dice favorevole alla rinascita della DC. «La Democrazia Cristiana è un partito che in Calabria nel passato ha avuto una grande storia, grandi personaggi hanno costruito in Calabria sviluppo, lavoro, hanno fatto crescere questa regione - sottolinea l'ex governatore della Sicilia -. Adesso noi stiamo tornando con la Democrazia Cristiana nuova, stessa storia, stessa cultura, stesse idee, ma nuova nello spirito, consapevoli di avere commesso tanti errori nel passato per i quali abbiamo pagato il nostro prezzo, ma proprio per questo, orgogliosi della nostra storia e soprattutto consci di dover trovare le ragioni di questa nostra presenza nel futuro».
All’assemblea regionale presenti numerosi ex democristiani della Prima Repubblica. Il segretario nazionale della DC guarda però con fiducia anche e soprattutto ai tanti giovani del territorio: «L'esperienza siciliana è molto cresciuta soprattutto con i giovani e con le donne. Noi abbiamo tanti giovani e tante donne che conoscono e vogliono far crescere la democrazia cristiana più di tanti anziani. Spero che questo possa succedere anche qui in Calabria».
Tra gli interventi anche quello del vice segretario nazionale della DC Gianpiero Samorì. «Perché è importante che rinasca la Democrazia Cristiana? Perché è importante che rinasca un'area bianca, il cui unico obiettivo è lo stesso che disse De Gasperi 60 anni fa: perché la democrazia rimanga viva in un paese, bisogna che tutte le classi sociali beneficino del vantaggio economico che la collettività comporta. Oggi stiamo andando verso una direzione, la ricchezza si accorpa troppo in alcuni e troppo poco negli altri - spiega Samorì -. Noi continuiamo a tassare il reddito come unica forma di ricchezza. In questo modo penalizziamo il lavoro e chi lavora. Bisogna trasferire la tassazione dal reddito al reddito non speso, ai patrimoni. Solo in questo modo i punti di partenza si riequilibrano. Feuerbach diceva che a punti di partenza uguali le diversità esplodono».