«Non vi è alcun paradosso né contraddizioni di alcun tipo sulla misura Una casa per tutti varata e comunicata nei giorni scorsi dalla Regione Calabria per governare con efficacia ed iniziative e risorse aggiuntive l’emergenza abitativa. Vi è semmai un deficit di adeguato approfondimento da parte di chi ha pensato frettolosamente di imbastire una polemica immotivata perché fondata su errate rappresentazioni della realtà».

È quanto dichiara l’assessore regionale all’Inclusione sociale, Sussidiarietà, Welfare, Pari opportunità e Benessere animale, Pasqualina Straface, precisando che con Una casa per tutti, il nuovo intervento della Regione Calabria, realizzato nell’ambito del Por Calabria 2021-2027 (Azione 4.1.1 FSE+), con un fondo complessivo di 9 milioni di euro per sostenere chi vive situazioni di disagio abitativo e prevenire la perdita della propria abitazione, «non soltanto non si mette alcuna toppa ad inesistenti ritardi o mancanze regionali ma si fa fronte, con un’iniziativa del tutto autonoma, ad un situazione oggettivamente complessa, aggravatasi a causa del mancato trasferimento dei fondi del Ministero alle regioni e da queste ai comuni».

«Una casa per tutti – continua l’assessore – non ha nulla a che vedere con i mancati trasferimenti ministeriali degli ultimi anni e non ne rappresenta in alcun modo una derivazione. Anzi. Essa rappresenta un intervento del tutto indipendente e sganciato dalle disposizioni previste dalla citata Legge 43 del 1998. È talmente un’altra cosa, impostata e costruita sulla base delle risorse comunitarie che – aggiunge – in essa vengono previsti persino requisiti agevolatori per i beneficiari, diversi da quelli prescritti in altre disposizioni».