Consiglio regionale

Via libera alle variazioni al Psc: stornati 7 milioni di euro destinati ai ristori per l’alluvione di Vibo del 2006

La maggioranza porta a casa i primi tre punti all’ordine del giorno. Disco verde per il Consorzio Costa degli dei. Unanimità solo per le nuove norme sulla valorizzazione dell’apicoltura (ASCOLTA L'AUDIO)

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4 luglio 2022
17:38

Con un’ora di ritardo rispetto all’orario di convocazione, il Consiglio regionale si è riunito in quella che è la seconda seduta nel giro di cinque giorni. Subito disco verde (con astensione delle opposizioni) alla proposta di Provvedimento amministrativo n.66/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Piano di sviluppo e coesione (Psc) della Regione Calabria - Variazione del Piano finanziario della Sezione ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di sorveglianza (CdS)”.

Il relatore Antonio Montuoro che è anche presidente della Seconda commissione Bilancio, rimarca come con la delibera si da l’ok alla rideterminazione delle risorse del Psc anche attraverso le determinazioni del Comitato di sorveglianza e che prevede nel complessivo importo di oltre 57 milioni, lo stanziamento di 4 per il trattamento e il collettamento delle acque reflue urbane in ossequio all’ordinanza del presidente Occhiuto sul trattamento dei fanghi di depurazione.


L'alluvione a Vibo Marina

Alecci espone i suoi dubbi relativamente all’intervento che chiama in causa, indirettamente la Protezione civile le cui risorse sono stralciate. Il consigliere del Partito democratico chiede in sostanza se ci sono nuove risorse per gli eventi alluvionali del Vibonese.

Sulla questione anche Raffaele Mammoliti (Pd) prova ad incalzare la maggioranza, sottolineando che occorre ricordare la data del 3 luglio 2006 (alluvione a Vibo Marina), che grida vendetta per l’incuria del territorio e che produsse danni ingentissimi anche al sistema economico produttivo vibonese già messo in ginocchio. «È giusto procedere alla necessaria rimodulazione per non perdere le risorse del Psc, ma è chiaro che ci deve essere da parte della maggioranza l’assunzione di responsabilità sul fatto che quel territorio vede sottrarsi 7 milioni di euro che erano stati già destinati a parziale ristoro».

Prima Montuoro, e poi più incisivamente De Nisi danno una spiegazione: «Molte delle istanze di risarcimento non sono state accolte dalle commissioni di verifica perché non hanno fondamento giuridico. Non dirlo significa illudere imprese e territorio. Proporrei di destinare una prima trance di quelle risorse per finanziare consorzio Costa degli dei».

Alecci però non è convinto e nella dichiarazione di voto (dichiarandosi frettolosamente contrario) elenca una serie di contributi attesi da alcuni imprenditori. Sulla stessa lunghezza d’onda Mammoliti che parla di approccio pressapochista e burocratico, annunciando però l’astensione.

Montuoro da parte sua, parla di dichiarazioni strumentali: «Si sta cercando di non perdere risorse per la Calabria e penso che bisogna evitare strumentalizzazioni». E sorpreso si dice anche Giuseppe Graziano (Udc) per le dichiarazioni di voto provenienti dai dem.

Amalia Bruni annuncia l’astensione del gruppo misto, e non di blocco del provvedimento, per l’importanza dello stesso: «Sottolineiamo la modalità non sempre corretta del provvedimento ma vorremmo avere più informazioni su alcuni spostamenti». Il capogruppo del Pd allora ristabilisce la linea del gruppo consiliare annunciando l’astensione dem.

Rilanciare l’apicoltura

Passa all’unanimità la proposta di Legge n.46/12^ di iniziativa dei consiglieri Gentile, Cirillo, Gelardi, Graziano, Crinò, Neri, Tavernise, recante: “Norme per l'incremento, lo sviluppo e la valorizzazione dell'apicoltura calabrese”.

Katya Gentile (FI), anche presidente della Sesta commissione Agricoltura, parla di nuovo strumento normativo nella cassetta degli attrezzi cara al presidente Occhiuto. Ricorda che la Calabria dispone di 800 operatori per 111mila alveari sottolineando che con il provvedimento s’intende costruire un quadro normativo regionale per garantire lo sviluppo e la tutela delle produzioni apistiche. Ma anche che una particolare attenzione è stata riservata alla produzione per autoconsumo.

Davide Tavernise, capogruppo del M5S, è cofirmatario della proposta ed annuncia subito il voto favorevole dell’intero centrosinistra. La sua è una risposta ai precedenti interventi provenienti dai banchi della maggioranza, sostenendo che quando le cose sono fatte con metodo e con merito i provvedimenti sono puntualmente votati. Anche Laghi rende omogenea la votazione delle minoranze, annunciando il “si” del gruppo demA al provvedimento.

L’assessore Gianluca Gallo ricorda che nell’ambito del sostegno al settore biologico la Calabria si è ritagliata uno spazio importante, e tra questi spicca l’apicoltura: «Con questa legge che è una legge quadro avremo l’opportunità di fare anche promozione. Abbiamo bisogno di aumentare la produzione made in Calabria, perché per ora vendiamo soprattutto miele sfuso che viene confezionato oltre i confini regionali».

Consorzio Costa degli Dei

Con la Proposta di Legge n.62/12^ di iniziativa dei consiglieri Comito e Arruzzolo, si apportano modifiche alla legge istitutiva del Consorzio Costa degli Dei. In sostanza si demanda alla Regione l’approvazione dello Statuto, senza però il passaggio preventivo nei vari Consigli comunali coinvolti nel Consorzio. Il consiglio dà il via libera a maggioranza.

Mammoliti, Laghi e Alecci denunciano (annunciando l’astensione) come con le modifiche siano sostanzialmente affossati i passaggi democratici che la legge riconosceva ai consigli comunali, e chiede dei chiarimenti in merito alla questione dei Distretti turistici che furono approvati nello stesso periodo dell’approvazione della vecchia legge del Consorzio.

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