Sanità, a breve la legge per le persone con disturbi autistici

Prosegue in III Commissione ‘Sanità’ l’iter della legge per l’assistenza alle persone con disturbi autistici e alle loro famiglie. Un progetto di legge fortemente voluto dal presidente Michelangelo Mirabello (Pd) che ne sta curando ogni dettaglio
di Riccardo Tripepi
3 ottobre 2015
09:31

Ieri è stata la volta dell’audizione di Giuseppe Marino, presidente della Fondazione Marino di Melito Porto Salvo. “C’è un grande interesse delle associazioni per questa legge – spiega Mirabello – e poiché ci sono molte richieste di audizione stiamo temporeggiando prima di approvare il testo finale, vogliamo raccogliere ogni suggerimento utile. Per esempio oggi (ieri ndr) abbiamo avuto modo di confrontarci con i metodi seguiti da Marino che hanno avuto risultati eccezionali consentendo anche l’impiego nel mondo del lavoro di alcuni soggetti autistici”.
La legge che si conforma alla 134 di livello nazionale sarebbe pure pronta e le famiglie calabresi la aspettano con grande speranza. Il problema potrebbe venire però dalle coperture finanziarie. “La legge è ultimata e stiamo aspettando per sentire tutte le associazioni che hanno fatto richiesta. Per l’impegno finanziario abbiamo cercato di aggirare l’ostacolo principale che è quello costituito dalla impossibilità di impegnare somme in sanità considerata la vigenza del piano di rientro. Abbiamo così scelto di investire dai fondi del sociale per recuperare risorse per attività di supporto alle famiglie e di formazione per i genitori e i formatori. Fino ad oggi – spiega Mirabello – molti soggetti autistici sono stati trattati senza uno specifico trattamento, ma come fossero malati come gli altri”.
Più che meritorio, insomma, lo sforzo di Mirabello e della maggioranza per un sostegno a famiglie in grave difficoltà e spesso dimenticate dalle Istituzioni. Anche in questo caso, però, il piano di rientro si conferma una tagliola insopportabile per poter tutelare al meglio il diritto alla salute.
Sempre durante la seduta ieri, la Comissione ha poi approvato, all’unanimità, la proposta di legge con cui si istituisce il Registro tumori della popolazione della Regione Calabria. L’impianto normativo, che consta di cinque articoli, prevede, tra l’altro, la costituzione del Centro di coordinamento regionale che, secondo quanto previsto dall’articolo 2 della proposta di legge, “ha il compito di proporre ogni idonea azione finalizzata al miglioramento della prevenzione, diagnosi e terapia della patologia oncologica nel territorio della Regione Calabria in sinergia con la Commissione regionale oncologica”.

Giornalista
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