Le reazioni

Aggressione alla Guardia medica di Soriano, Occhiuto: «Clima sempre più insostenibile, si trovino i responsabili»

Da destra a sinistra, la ferma condanna degli esponenti politici e istituzionali di quanto accaduto ieri nel Vibonese. Il presidente della Regione: «Solidarietà alle vittime di una violenza ingiustificata»

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di Redazione
6 gennaio 2024
13:03

«L’aggressione ai danni di una dottoressa e di un infermiere a Soriano Calabro dimostra un clima sempre più insostenibile nei confronti del personale sanitario in servizio nelle strutture pubbliche». Sull’ennesima aggressione consumata ai danni di operatori sanitari prende posizione anche il presidente della Regione Roberto Occhiuto, che stigmatizza con forza quanto accaduto la scorsa notte, quando la dottoressa in servizio di Guardia medica e un infermiere del 118 accorso in suo aiuto, sono stati aggrediti da cinque uomini che avevano trasportato un ferito.

«Quello delle aggressioni – continua Occhiuto – è un tema che tocca non solo la nostra regione ma tutto il Paese, come ci dimostrano le notizie di cronaca che abbiamo letto negli ultimi mesi. Nell’augurarci che sull’episodio di Soriano venga fatta piena luce e che i responsabili vengano assicurati alla giustizia, non possiamo che esprimere una ferma condanna per queste manifestazioni di violenza ingiustificata, ancora più inaccettabili quando, come in questo caso, hanno come vittime professioniste donne impegnate in ambito sanitario».


E ancora: «Da parte della Regione Calabria e dell’Asp di Vibo Valentia esprimiamo la massima solidarietà alle persone aggredite, saremo loro concretamente vicini, e siamo impegnati a concordare con le altre istituzioni competenti ogni iniziativa utile a tutelare meglio il personale delle strutture sanitarie della Calabria».

Intanto il commissario dell’Asp, Antonio Battistini, ha annunciato a LaC News24 una clamorosa iniziativa: chiusura delle guardie mediche vibonesi per le quali non è possibile garantire la sicurezza del personale sanitario.

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Mangialavori: «Intollerabili episodi del genere»

«Esprimo massima solidarietà alla dottoressa ed al personale medico del 118 intervenuto in soccorso della collega, vittime di una violenta ed ingiustificabile aggressione. È intollerabile assistere ancora ad episodi di questo tipo a danno di personale sanitario che continua a spendersi, con dedizione e sacrificio, nel nostro territorio», dichiara Giuseppe Mangialavori, deputato e presidente della Commissione Bilancio della Camera.

«Sono certo – aggiunge – che le forze dell’ordine riusciranno a ricostruire quanto accaduto. Auguro alla dottoressa ed al personale del 118 un rapido, e soprattutto sereno, rientro in servizio».

Alecci: «La mia proposta attende di essere portata in Consiglio»

«Quanto accaduto la sera scorsa nella postazione della Guardia medica di Soriano Calabro e poi nel Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia è veramente allarmante», afferma il consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci. «L’ennesima brutale aggressione nei confronti di medici e personale sanitario nella nostra regione (ma i casi sono ampiamente diffusi in tutta Italia) – prosegue – dimostra con chiarezza il fatto che ci troviamo di fronte ad un fenomeno pericoloso e preoccupante, a cui occorre porre urgentemente rimedio. Tanto più perché in questo caso l’aggressione è stata reiterata e rivolta anche contro una dottoressa che stava svolgendo il proprio turno serale».

«Intendo innanzitutto – dichiara il consigliere dem – rivolgere tutta la mia solidarietà nei confronti di questi seri professionisti che svolgono con sacrificio e dedizione un’attività fondamentale per il benessere delle nostre comunità. E sottolineare come, al riguardo, più di un anno fa avevo depositato una proposta di legge in Consiglio regionale che si proponeva di assicurare al Sistema sanitario regionale condizioni di lavoro più sicure e, quindi, più serene a beneficio del personale, così come dei pazienti. Tra le altre cose, la legge prevedeva la possibilità di sottoscrivere protocolli d’intesa con gli Uffici territoriali del Governo e con le forze di Polizia in modo da garantire forme di tutela e controllo all’interno dei presidi sanitari della nostra regione. Una proposta di legge certamente perfettibile e non esaustiva, ma che avrebbe potuto innescare una discussione a vari livelli riguardo questi episodi».

«Mi amareggia – conclude – il fatto che tale proposta non sia stata ancora portata in discussione in Consiglio, così come tante altre proposte costruttive provenienti dalla minoranza. Credo che di fronte ad argomenti così importanti non esista partito o fazione politica. Continuerò, dunque, a richiamare l’attenzione sull’argomento in tutte le sedi possibili auspicando che in breve tempo si possano mettere in pratica delle soluzioni sempre più efficaci al problema all’interno dei nostri territori».

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Mammoliti: «Sanità vibonese nel caos»

«La situazione della sanità vibonese tra inerzia e caos organizzativo, continua ad essere molto preoccupante e provoca ripercussioni molto serie sia sugli operatori che sui cittadini. Eppure ci sarebbe bisogno di una unità di crisi permanente h 24 per affrontare le tante criticità esistenti». Così commenta l’accaduto il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti.

«Invece, si continua a nominare i vertici dell’Asp part-time, senza comprendere perché non viene nominato il direttore generale – continua –. Si registrano ancora continue aggressioni agli operatori, ultimo in ordine di tempo quello avvenuto stanotte. Nell’esprimere la piena vicinanza e solidarietà a tutti gli operatori che hanno subito l’aggressione, solleciterò ai vertici dell’Asp di adottare appropriate iniziative e programmi volti a prevenire gli atti di violenza che rappresentano un vero e proprio problema di sicurezza sul lavoro. Ancora, nelle ultime settimane si registra un aumento considerevole sia dell’influenza con una maggiore incidenza sui bambini, sia di casi Covid.  A tal proposito sarebbe necessario capire perché non vengono attivati i posti letto presso il modulo terapia intensiva attiguo al pronto soccorso».

«Sulla situazione della sanità vibonese sto predisponendo una sintesi dell’attività promossa in questi due anni in Consiglio regionale che presenterò in settimana in un’apposita conferenza stampa – fa sapere –. Consegnerò questo lavoro al signor prefetto, al procuratore della Repubblica, al presidente della Conferenza dei sindaci, agli Ordini professionali, alle Oo. Ss. Sono dell’avviso che sulla sanità vibonese ci sia bisogno di una determinata reazione per realizzare un patto tra gli operatori e i cittadini, al fine di promuovere un miglioramento dei servizi sanitari. Occorre sollecitare a chi possiede ruoli di responsabilità e di governo risposte appropriate e tempestive per poter affermare nel territorio più negletto della Calabria, il fondamentale diritto alla salute. Anche attraverso queste azioni si può alimentare la speranza di un reale cambiamento e rafforzare l’indispensabile fiducia dei cittadini verso lo Stato in tutte le sue articolazioni».

De Nisi: «Le istituzioni prendano posizione»

«Usare violenza contro un sanitario è sempre aberrante, perpetrarla durante il servizio diventa inciviltà assoluta e degna del ribrezzo più convinto». Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario regionale di Azione in Calabria condanna senza senza se e senza  l’episodio di ieri sera.

«Tanti, troppi, gli episodi di questo tipo nella nostra regione – aggiunge De Nisi -. È ormai il momento di una riflessione seria e di una convinta presa di posizione di tutte le istituzioni, operanti ai vari livelli della nostra società, per porre rimedio a uno stato di cose non più tollerabile e che, in questo caso, fa anche del male alla pacifica e laboriosa comunità di Soriano».

De Nisi, nell’esprimere piena solidarietà alle vittime e alle loro famiglie, conclude auspicando «che le forze dell’ordine facciano piena luce sull’intera vicenda anche per restituire serenità ai sanitari coinvolti, emblema di una categoria sempre in prima linea nelle emergenze e nel quotidiano fabbisogno, oltre che alla stragrande maggioranza dei calabresi perbene».

 

 

 

 

 

 

 

 

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