Sanità Calabria

Controllori negli ospedali calabresi, Si Cobas contro Occhiuto: «Una dittatura sanitaria, altro che fascismo»

L’organizzazione sindacale stigmatizza l’annuncio del governatore sugli 80 “rilevatori” reclutati per segnalare i disservizi: «Vuole distrarre i calabresi dai problemi che non riesce a risolvere»

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di Redazione
25 maggio 2023
22:08
Nel riquadro Roberto Occhiuto
Nel riquadro Roberto Occhiuto

«Abbiamo letto oggi degli articoli dove parla del successo di Sanibook, ricordiamo che il Si Cobas Calabria ha diffidato questo strumento feroce e pericoloso per tutti coloro che lavorano negli ospedali calabresi, ora tira fuori i controllori, 80 persone pagate con i soldi dei calabresi per andare negli ospedali e controllare chi sta lavorando. Siamo in un regime sanitario altro che fascismo qui siamo all’assurdo». È quanto si legge in una nota del Si Cobas Calabria a firma Roberto Laudini e Simone Scandale.

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«Roberto Occhiuto con queste iniziative vuole distrarre i calabresi dai veri problemi che attanagliano la nostra sanità - prosegue la nota -. Lui da Commissario ad Acta a disatteso tutti i buoni propositi detto in campagna elettorale, non ha riaperto nessun ospedale, non riesce ad impostare il lavoro con aziende ospedaliere e Asp provinciali, ha portato i medici cubani e noi vorremmo sapere cosa c’è sotto in questa vicenda e per ultimo ha voluto a tutti i costi la “mangiatoia Dulbecco”».


«Mandare 80 persone negli ospedali calabresi vuol dire creare disagio a chi lavora tra mille difficoltà, per la carenza di personale e per i luoghi di lavoro a volte non proprio come dovrebbero essere. Il Si Cobas Calabria diffida il Presidente Occhiuto per queste sue scelte scellerate e invita tutta la popolazione a ribellarsi a questo regime di propaganda elettorale che in ogni momento lui esercita. Occhiuto vergognati», conclude la nota.

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