Covid, a Reggio Calabria pronti a vaccinare nelle farmacie

La vicepresidente di Federfarma Claudia Musolino: «Nella prossima settimana crediamo di poter dare il via alle prenotazioni»

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di Redazione
4 luglio 2021
17:59

Si stanno definendo gli ultimi dettagli operativi, ma siamo fiduciosi di poter nell'arco della prossima settimana dare il via alle prenotazioni per le vaccinazioni in farmacia. È una svolta che ci avvicina al modello europeo in cui le vaccinazioni da tempo vengono somministrate nelle farmacie». È quanto afferma la vicepresidente di Federfarma Reggio Calabria, Claudia Musolino.

«Piemonte, Lazio, Valle d'Aosta e Marche sono tutte realtà - prosegue Musolino - dove le farmacie sono già operative con grande adesione ed entusiasmo da parte dei cittadini. Ciò conferma che potendo scegliere, preferiscono vaccinarsi dal farmacista di fiducia, per questione di prossimità o di rapporto personale. È di tutta evidenza che la campagna vaccinale, dall'insediamento del generale Figliuolo, ha raggiunto numeri che fino a qualche mese fa erano inimmaginabili. L'obiettivo oggi diventa quello di rendere la vaccinazione accessibile per intercettare gli over 60 rimasti fuori, ma ancor più, in relazione alla tipologia di vaccino di cui disporremo, per ampliare la platea vaccinale. In un momento in cui nei nostri paesi l'esercito vaccina casa per casa, il presidio farmacia può fare la differenza proprio per la capillarità e per la facilità di accesso da parte del paziente».


«È una fase critica - sottolinea la vicepresidente di Federfarma Reggio - in cui si potrebbe erroneamente pensare di avere superato il peggio, ma vista l'esperienza dello scorso anno non dobbiamo abbassare il livello di allerta, anzi è necessario approfittare della debolezza del virus durante il periodo estivo per essere ancor più incisivi e in quest'ottica faremo la nostra parte. Vaccinarsi è necessario: i dati sulla sicurezza dei vaccini, sugli effetti avversi e sulle reazioni da shock anafilattico sono pubblicate sul sito dell'Aifa».

«Nel merito – prosegue - non c'è nulla da aggiungere, per ciò che attiene la categoria, i farmacisti sono adeguatamente formati e preparati dal punto di vista professionale e finalmente siamo stati riconosciuti come professionisti sanitari, in più hanno una capacità organizzativa della struttura aziendale e della logistica che è evidente, prova ne sono i continui cambiamenti di questi mesi in cui più volte abbiamo dovuto riorganizzare il nostro assetto, vedasi i tamponi, la stampa del green pass, le prenotazioni dei vaccini oltre che degli esami, l'inserimento del promemoria cartaceo».

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