Lamezia: Vax day per maturandi è un flop, ma per tutti gli altri poche dosi settimanali

VIDEO | Solo 500 vaccini a settimana per il lametino a fronte di quelli destinati a Catanzaro, corsie sguarnite con concorsi in attesa di essere espletati e laboratori spariti dall’atto aziendale (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Tiziana Bagnato
8 giugno 2021
16:50

Un vero e proprio fallimento. I vax days dedicati alla somministrazione dei vaccini ai maturandi e ai docenti del Lametino sono stati un flop, numeri irrisori quelli registrati sabato, cifre ancora più ridicole quelle raccolte la domenica. Il tutto, nonostante, nella speranza e convinzione che l’opportunità venisse accolta con entusiasmo, fosse stato allestito un altro presidio vaccinale, oltre a quello del Giovanni Paolo II, dove ha sede il dipartimento prevenzione.

Ma se questa opportunità non è stata abbracciata e forse capita a pieno dai maturandi, rimane in quella che ormai è la quotidianità una discrasia di fondo. Basta provare a prenotarsi sulla piattaforma vaccinale per vedere che raramente all’inserimento del codice postale di Lamezia Terme vengono proposti date in città. Si viene immediatamente dirottati su Catanzaro e questo perché sono 500 le dosi di vaccini destinate a Lamezia e Lametino per coprire una settimana, mentre a Catanzaro vengono destinate 1400 dosi giornaliere.


Un abisso insomma, che fa inalberare tutti coloro che hanno difficoltà a spostarsi e non capiscono il perché di una tale differenza numerica, visto che il bacino d’utenza di Lamezia si aggira intorno ai 150mila pazienti. Lo stesso ragionamento numerico che non tiene quando i reparti rimangono sguarniti. È il caso del reparto di Neonatologia che per sei mesi, per potere gestire la quotidianità, è stato costretto ad un convenzione con l’Annunziata di Cosenza per avere medici in prestito. Eppure, c’è da portare a compimento una procedura selettiva, il concorso è ancora in itinere e in corsia nel frattempo quattro medici lavorano per otto. Bandito ma non ancora espletato anche il concorso per un dirigente medico di Neonatologia.

A dare da pensare è anche l’atto aziendale, definito da Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente, durante un incontro sulla sanità promosso dal Pd lametino, un’organizzazione a scatole cinesi con meccanismi infernali e sovrastrutture di controllo eccessivo. In questo meccanismo è sparito il laboratorio di Patologia clinica dell’Ospedale di Lamezia o ancora per esempio non si capisce il destino della Microbiologia che potrebbe essere un altro presidio importante.

Giornalista
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