Il Lazio attrattivo anche per i manager calabresi, Carbone e De Salazar in cerca di fortuna a Roma
I due vertici delle aziende ospedaliere di Catanzaro e Cosenza hanno partecipato al bando per l'incarico di direttore generale nella Capitale. Il primo è in scadenza a fine anno, l'altro è stato promosso a luglio
La Calabria non è terra per direttori generali, o almeno non per tutti. I destini dei commissari straordinari restano per ora ancorati alle mutevoli evoluzioni della legislazione speciale in vigore nella sanità calabrese – il decreto Calabria - che andrà nuovamente a scadenza a fine anno.
Il fascino della Capitale
E c’è chi ha iniziato a guardarsi intorno, particolarmente attrattivo nel panorama nazionale risulta essere sempre il Lazio, dove la Regione in estate ha indetto l’avviso per il conferimento degli incarichi di direttore generale nelle aziende del servizio sanitario.
A Roma si è rivolto così lo sguardo anche dei manager della sanità calabrese che hanno partecipato all’avviso, scaduto una settimana fa. E già circolano i primi nomi degli aspiranti direttori generali, evidentemente disposti a trasferirsi nella capitale, e dintorni, per ottenere un incarico decisamente più stabile.
Fuga dalla Calabria?
Tra gli attuali vertici delle aziende ospedaliere calabresi, almeno due gli interessati ad una postazione di direzione nel Lazio. Simona Carbone, commissario straordinario dell’azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro e Vitaliano De Salazar, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza.
A Catanzaro
Carbone approdata a Catanzaro dopo l’addio di Vincenzo La Regina, anche lui diretto a Roma, è attualmente alle prese con la difficile partita dell’integrazione tra le due aziende catanzaresi. Le sue sorti legate a doppio filo ad un eventuale rinnovo del decreto Calabria, in vigore per altri tre mesi, a meno di inaspettati colpi di scena.
A Cosenza
Tutt’altro scenario, invece, quello dell’azienda ospedaliera di Cosenza che ha guadagnato la guida stabile di Vitaliano De Salazar, promosso sul campo direttore generale. Evidentemente però il Lazio continua ad esercitare il suo fascino dal momento che il manager ha deciso di partecipare all’avviso – bandito dalla Regione il 4 agosto – nonostante la promozione sia arrivata per lui a luglio.
Aspiranti in cerca di fortuna
Tra gli altri aspiranti in cerca di fortuna oltre confine c’è poi Antonio Gallucci, attuale direttore sanitario dell’Asp di Catanzaro, posizione sempre in bilico in caso di decadenza o rimozione del commissario straordinario. E Elga Rizzo, ex direttore amministrativo dell’ex policlinico di Catanzaro, di recente coinvolta in una inchiesta della procura della Corte dei Conti per presunte irregolarità nella gestione di accordi transattivi, quando era direttore generale dell’ex azienda ospedaliera di Catanzaro.