Polistena, ora in ospedale ci sono i medici cubani ma mancano letti e farmaci: il Comitato insorge e lancia una raccolta
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«Il Comitato torna con due giornate a tema per la salvaguardia dell'ospedale di Polistena, visto che i segnali che arrivano sono tutt'altro che incoraggianti». Pesa le parole, ma va diritto al cuore del tema dei temi, Marisa Valenzise. Nella conferenza stampa convocata nella sede della Comunità Luigi Monti, i componenti dell'associazione spontanea sono partiti però dagli spunti positivi del momento. «Il commissario Occhiuto - ha rimarcato Marcello Cordiano - è stato molto esecutivo rispetto al presidio e l'arrivo dei medici cubani è senz'altro un fatto straordinariamente positivo, ma noi sappiamo dalle segnalazioni che ci arrivano che il personale non ha tutti gli strumenti di cui ha bisogno».
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È un appello quello che lancia il Comitato. «In questi mesi - ha aggiunto Francesco Nasso - abbiamo dialogato con i vertici ospedalieri dell'Asp dimostrando un forte senso di responsabilità. Ma ora la misura è colma, notiamo una sorta di sbando organizzativo». Anche Francesco Trimarchi ha insistito sul tema: «Troppi facenti funzioni che però sembrano non avere affatto capacità di incidere». Valenzise ha illustrato «le risultanze impietose del sopralluogo che abbiamo fatto in Chirurgia dove da mesi attendono i nuovi letti, così come pure in Pediatria dove ci sono porte rotte e pavimenti divelti mentre nel pronto soccorso sappiamo che ci sono malati che aspettano 4 o 5 giorni prima di trovare posto in reparto". Un quadro assai opaco quindi, «nei giorni in cui - ha aggiunto Valenzise - è finito l'entusiasmo dovuto all'arrivo dei medici cubani».
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Da qui l'annuncio di 2 giornate di lotta a tema. «È giunta voce - ha concluso Cordiano - che mancherebbero farmaci e supporti medici, dunque abbiamo lanciato una raccolta straordinaria di medicine coinvolgendo farmacie e cittadini: se volete la cosa può» essere considerata una provocazione, ma siamo veramente preoccupati». La seconda giornata di mobilitazione il Comitato la dedicherà a coinvolgere le associazioni delle famiglie con disabili a carico, per chiedere la realizzazione di rampe e accessi dedicati «visto che da mesi l'Asp promette di intervenire ma non l'ha mai fatto».