Sanità a Crotone, i sindaci rinviano (di nuovo) la discussione sull'atto aziendale Asp

VIDEO | I primi cittadini si sono aggiornati alla prossima settimana: vogliono più tempo per studiare il documento che comunque non convince. Voce: «Una proposta vuota che non tiene conto delle esigenze di cittadini e territori»

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di Francesca Caiazzo
21 maggio 2021
20:25

Si sono dati un’altra settimana di tempo, i sindaci del Crotonese, per discutere e determinarsi sull’atto aziendale dell’Asp. Un secondo rinvio, questa volta dovuto per approfondire meglio il documento, che comunque non convince. In particolare, i primi cittadini denunciano un graduale depotenziamento dell'ospedale di Crotone e la poca attenzione riservata ai servizi territoriali.

«Proposta vuota»

«Sembra una proposta vuota in termini di risoluzione dei veri problemi dei cittadini – ha detto a margine della Conferenza dei sindaci, il presidente e primo cittadino di Crotone, Vincenzo Voce – perché i cittadini vogliono risposte sulle guardie mediche, sull’ospedale, sulle liste d’attesa. Il nodo cruciale è proprio questo: bisogna partire dalle esigenze del territorio e costruirci intorno un atto aziendale».


I sindaci non accettano di assistere al declino del San Giovanni di Dio: «Così non è più sostenibile, l’ospedale di Crotone fino a 30 anni era una eccellenza calabrese e in questi decenni abbiamo assistito a un graduale depotenziamento. Bisogna intervenire seriamente perché la nostra sanità, quella che viviamo tutti i giorni, è fatta di emigrazione, si va fuori per qualunque cosa e non va bene».

Le esigenze dei territori

Ma anche la medicina territoriale non risulta efficiente e a pagarne le spese sono soprattutto i piccoli comuni. «Noi vogliamo – ha detto al termine dell’incontro il sindaco di Cirò, Francesco Paletta - che i cittadini abbiano le tutele minime per quanto riguarda il sistema sanitario. Chiediamo che il servizio del 118 abbia la possibilità di intervenire in tempo utile per evitare che succeda l’irreparabile».

Poi, c’è il problema delle guardie mediche, che spesso restano scoperte: «A Cirò Marina, ad esempio, non ci vuole andare nessuno e noi abbiamo sempre chiesto all’Asp di creare e garantire le condizioni di sicurezza» aggiunge Paletta, secondo il quale bisognerebbe investire di più anche nei poliambulatori dei comuni.

Insomma, secondo il sindaco di Cirò, tra i cittadini del Crotonese serpeggia ormai l'amara convinzione che «è meglio non ammalarsi». Eppure, spiega ancora il sindaco, «noi stiamo chiedendo solo i servizi minimi non vogliamo contentini».

 

Giornalista
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