Singolare protesta

Ospedale di Paola, un girotondo attorno al nosocomio per dire no al trasferimento del reparto di Chirurgia

VIDEO | Al grido di «giù le mani dall’ospedale di Paola», circa 300 persone hanno deciso di metterci la faccia, a tutela di un presidio che è l’unico punto di riferimento per il quadrante meridionale della costa cosentina affacciata sul tirreno

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di Francesco Frangella
6 luglio 2023
11:33

A testimonianza di un impegno che prosegue malgrado le notizie trapelate da ambienti ufficiali, la comunità di cittadini riuniti con l’intento di difendere l’ospedale di Paola dal paventato depotenziamento che conseguirebbe al trasferimento del reparto di Chirurgia dal locale nosocomio a quello di Cetraro, si è riunita dinnanzi all’ingresso dell’unico presidio di riferimento per il basso tirreno cosentino, manifestando – ancora una volta platealmente – la propria contrarietà rispetto a quanto avrebbe intenzione di fare il presidente della Regione (commissario straordinario alla sanità calabrese) Roberto Occhiuto.

Al grido di «giù le mani dall’ospedale di Paola», circa 300 persone si sono strette in un girotondo attorno alla struttura che, tra gli altri, ospita anche i reparti di Cardiologia, Ortopedia, Oncologia e il Pronto Soccorso, servizio – quest’ultimo – che nell’ambito delle emergenze/urgenze, con l’eventuale trasferimento della Chirurgia, sarebbe il primo ad essere messo a repentaglio (insieme al Centro Trasfusionale ).


Per evitare uno scenario che metterebbe a rischio la tutela del diritto alla salute di un bacino composta da circa 80mila utenti (molti dei quali dovrebbero sottoporsi ad estenuanti tragitti per ricevere le cure necessarie), comitati e associazioni, col supporto di sindacati e cittadini, stanno cercando di tenere alta la guardia, coinvolgendo in ogni iniziativa, un numero sempre crescente di sostenitori, tra i quali – proprio all’ultima manifestazione – anche i parroci della città del Santo e la comunità dei frati minimi del Santuario, categorie ben rappresentate da don Sergio Locane, intervenuto al microfono per conto della Pastorale della Salute per la Diocesi di Cosenza.

A far da contraltare alla presenza delle istituzioni religiose, la totale assenza di quelle pubbliche, con l’amministrazione comunale paolana (ma anche quelle dell’hinterland) ancora una volta non pervenuta ufficialmente, malgrado la partecipazione dell’assessore Barbara Sciammarella, eletta tra le fila del movimento “La migliore Calabria”, compagine politica che è tra le principali forze coinvolte nell’organizzazione delle varie iniziative di protesta.

La persistente assenza del sindaco di Paola, ma anche quella dei suoi omologhi del comprensorio, è stata il fulcro di molti interventi, nel corso dei quali sono state rivolte note di biasimo da quasi ognuno dei relatori che hanno preso la parola al microfono, dal locale segretario del PD Fabio Locane, al presidente de “La migliore Calabria”, Aldo Maria Cupello, passando per le parole dell’ex segretario questore del consiglio regionale, Graziano Di Natale, quelle del delegato territoriale della Uil, Robertino Serpa e dell’ex primo cittadino paolano, Roberto Perrotta, tutti concordi nel ribadire quanto sia deleterio il comportamento di coloro che, piuttosto che dar conto ai cittadini amministrati, preferiscono tenere buoni i rapporti con amministratori e politici di enti sovracomunali.

Al termine della manifestazione è stato annunciata la proposta d’incontro formulata al presidente Occhiuto, un invito in attesa di risposta dal quale, quasi certamente, potrebbe dipendere l’organizzazione di ulteriori iniziative nel prossimo futuro, senza escludere una protesta plateale dinnanzi alla Cittadella regionale di Germaneto.

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