A San Pietro in Amantea nascerà una nuova "CasaPaese" per la cura e l'assistenza di persone affette da demenza. Ieri, nel piccolo borgo cosentino, è stata avviata la campagna di Crowdfunding.

San Pietro in Amantea, piccolo borgo sospeso tra mare e collina dell'entroterra cosentino, ha ospitato ieri la presentazione del nuovo progetto CasaPaese, una struttura per la cura e l'assistenza delle persone affette demenza, un progetto rivoluzionario firmato dalla Fondazione "RaGi", già realizzato a Cicala, in provincia di Catanzaro. Nel corso dell'evento, è stata anche lanciata la relativa campagna di raccolta fondi.

La nuova CasaPaese nascerà nei locali di una struttura già esistente, messa a disposizione dell'amministrazione comunale.

L'evento, moderato dal giornalista Rino Muoio, è stato organizzato dai Club Service Rotary E-Club Al Mantiáh Calabria e Inner Wheel Amantea, in collaborazione con il Comune di San Pietro in Amantea e la Fondazione "RaGi".

L’emozione del sindaco

Ha aperto i lavori Gioacchino Lorelli, sindaco di San Pietro in Amantea, con parole dense di commozione: «Abbiamo lavorato per oltre un anno fianco a fianco con la Fondazione RaGi. Oggi questo sogno è realtà: presto, il nostro borgo sarà un rifugio sicuro per le persone con demenza e un luogo accogliente per le famiglie, che non saranno più sole».

I relatori

A testimoniare l’importanza del progetto, una platea istituzionale e scientifica di altissimo livello: Caterina Capponi, assessore regionale al Welfare, intervenuta da remoto; Giuseppa Zannino, Associazione Nazionale di Psicogeriatria, AIP Calabria; Roberto Bruno Bossio, Associazione Nazionale Neurologia per le Demenze SINdem Calabria; Maria Mendicino, medico chirurgo e assessore alla salute del Comune di Amantea in rappresentanza del sindaco Vincenzo Pellegrino.

La parte scientifica dell’incontro ha visto la partecipazione di: Maurizio Berardelli, Geriatra ASP Cosenza; Rosaria Quartucci, SPDC Cosenza; Stefania Ruberto, Direttore FF SPDC Cetraro; Giorgio Volpentesta, neurochirurgo dell' Università Magna Grecia.

Tutti hanno sottolineato come la CasaPaese non voglia sostituirsi ad alcun servizio sanitario, ma integrare, potenziare e umanizzare la rete esistente, offrendo un luogo dove le persone possono essere accolte, curate, sostenute e poi, se possibile, tornare a casa.

Un momento molto significativo è stato l’intervento dell’Ingegnere Francesco Socievole, Governatore Emerito Distretto 2102 Rotary, che ha portato la vicinanza concreta alla causa di tutti i club Rotary calabresi.

Anche Miriam Bruno (Presidente Rotary E-Club Al Mantiáh Calabria) e Angela De Grazia (Presidente Inner Wheel Amantea) hanno offerto pieno sostegno al progetto, definendolo «una presa in carico umana e profonda, ancora troppo rara in questo ambito. Un progetto che sta tracciando un forte messaggio che non può restare inascoltato. Quello dei nostri paesi che grazie ad interventi del genere possono diventare motore trainante per il turismo sociale».

La presidente Sodano

È stata poi Elena Sodano, presidente della Fondazione RaGi, a spiegare il modello CasaPaese.da lei ideato: «La CasaPaese non è solo un ritorno alla vita per famiglie e persone con demenza ma è un segnale politico che sta riuscendo a trasformare i borghi calabresi che si stanno spopolando in luoghi che curano e che accolgono».

CasaPaese - fanno sapere gli ideatori - è una nuova filosofia di cura, che restituisce centralità alla persona, oltre la malattia, e che si radica nei territori per combattere la solitudine, lo spaesamento, l’abbandono. Non più luoghi chiusi, ma comunità che si prendono per mano e che accompagnano chi è fragile in un percorso di dignità e relazione.