VIDEO | La dottoressa in servizio all'Asp di Cosenza e segretaria calabrese della società Sinpia parla della necessità di potenziare le strutture sanitarie per infanzia e adolescenza. Poi avverte: «La tempestività nella diagnosi può fare la differenza»
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I disturbi del neurosviluppo colpiscono il venti percento della popolazione infantile e, anche se sono notevolmente aumentati, rimangono ancora poco conosciuti.
Erminia Mannarino, neuropsichiatra infantile all’Asp di Cosenza e segretaria regionale della Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, spiega: «Il neurosviluppo è un processo complesso che, a partire dal concepimento, guida la crescita e l’evoluzione emotiva, motoria, cognitiva e sociale fino alla giovane età».
Autismo, disturbo del linguaggio e dell’apprendimento, iperattività, deficit dell’attenzione emergono nei primi anni di vita. Erminia Mannarino avverte: «Interventi tempestivi, adeguati all’età e alla tipologia di disturbo, sono in grado di cambiare in meglio il percorso di vita».
Depressione, disturbi della personalità e schizofrenia possono comparire invece in età adolescenziale. Dieci ragazzi su cento soffrono di disturbi psichiatrici: atti di autolesionismo e tentativi di suicidio sono cresciuti di venti volte tra il 2011 e il 2021.
La Società italiana di neuropsichiatria infantile e dell’infanzia auspica che il riconoscimento dell’età pediatrica fino ai diciotto anni di età venga attuato in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Erminia Mannarino chiarisce: «È necessario che bambini e adolescenti godano di servizi dedicati e separati da quelli destinati agli adulti, soprattutto in caso di ricovero ospedaliero. Troppi bambini e adolescenti finiscono in reparti per adulti».
Erminia Mannarino spiega: «Nei bambini e negli adolescenti il cervello è ancora in maturazione, soprattutto per quanto riguarda le aree che regolano le emozioni, l’autocontrollo e il pensiero critico. In questa fase, si definiscono aspetti centrali della personalità, come identità, autostima e relazioni sociali. Ambiente scolastico, sociale e familiare svolgono un ruolo determinante nel favorire oppure ostacolare il neurosviluppo».
Il modello di neuropsichiatria infantile è così organizzato: servizi territoriali per la presa in carico multidisciplinare di lungo periodo e la diagnosi. Servizi ospedalieri per le patologie psichiatriche acute e l’emergenza-urgenza. Infine servizi residenziali, di cui la provincia di Cosenza però non è sufficientemente dotata.