Il progetto prevede di mettere «a fattor comune» le due strutture già operative al Pugliese per il trattamento delle patologie “tempo dipendenti” e a Germaneto per quelle cronico-degenerative
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Le malattie neurologiche, quali le forme acute di ischemia ed emorragia cerebrale, e le forme cronico-degenerative come la malattia di Alzheimer, di Parkinson e l'epilessia, rappresentano cause di morte e di invalidità sempre più frequenti nel mondo. Una diagnosi precoce, che l'innovazione tecnologica rende ancora più tempestiva, l'introduzione di nuovi farmaci e un'organizzazione efficiente e capillare del sistema sanitario possono fare la differenza per ridurre gli effetti devastanti di queste malattie. Nasce da questa consapevolezza, è scritto in una nota, «la volontà di porre mano a una riorganizzazione della “neonata” Azienda ospedaliero-universitaria Renato Dulbecco studiata per rispondere, sempre di più e meglio, alle necessità dei cittadini e dei pazienti della regione Calabria».
Dopo l'approvazione dell'atto aziendale e la progressiva costituzione delle strutture dipartimentali previste, è in corso nella Aou Dulbecco una riorganizzazione dei presidi aziendali che vede la costituzione di un nuovo Polo multicentrico dedicato alla diagnosi e cura delle malattie neurologiche. «Già da tempo - prosegue la nota - entrambi i presidi sono dotati di strutture operative dedicate alle malattie neurologiche, provviste di un'elevata esperienza, riconosciuta sia a livello regionale che nazionale, che, in base al progetto elaborato dagli attuali vertici della direzione della Dulbecco, in particolare dall'attuale commissaria Simona Carbone, sarà messa a fattor comune in un contesto collaborativo per dar vita a un Polo multicentrico, con proprie specificità, al servizio della comunità regionale».
Con l'obiettivo di rispondere a tutte le esigenze del territorio calabrese, il Polo delle neuroscienze accoglie le patologie neurologiche "tempo dipendenti" al presidio Pugliese mentre nel presidio di Germaneto sono le patologie cronico-degenerative a trovare la loro sede elettiva di diagnosi e cura. «L'organizzazione interna - è scritto nella nota - permetterà un flusso continuo tra diagnosi, trattamento medico, interventistico e chirurgico senza dispersione temporale tra reparti. Una continuità fondamentale nel trattamento delle patologie neurologiche complesse dove il tempo gioca un ruolo importante sull'esito della cura».