L'attore Geppy Gleijeses al Rendano: «Riportate la lirica in questo teatro»

INTERVISTA | Dura reprimenda dell'attore e regista partenopeo a margine dello spettacolo Così parlò Bellavista, sold out nelle due date di Cosenza: «Struttura prestigiosa che sta in piedi grazie all'impegno dei privati»

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di Salvatore Bruno
10 gennaio 2020
06:48

Al termine dello spettacolo Geppy Gleijeses sveste i panni di Gennaro Bellavista e dal palco del Rendano lancia una dura quanto inaspettata reprimenda all’indirizzo delle istituzioni per il progressivo stato di abbandono in cui sta scivolando lo storico Teatro di tradizione di Cosenza. «Il più prestigioso a sud di Napoli, alla pari del San Carlo» dice l’attore in un fremito di patriottismo, ricordando le sue origini miste calabresi e partenopee. La madre era di Celico.

Vicino ad assumere la direzione artistica

Peraltro Gleijeses è stato anche molto vicino ad assumere la direzione artistica della struttura ai tempi della sindacatura di Eva Catizone: «È vero – conferma in una intervista rilasciata al nostro network – Ma poi alcune opposizioni interne di altri teatrini locali che volevano avere il monopolio e tenere il Rendano nelle condizioni in cui si trovava hanno impedito questo passaggio».


Riportate la lirica e le orchestre

«Ho quasi cinquant’anni di teatro sulle spalle – ha poi affermato - dirigo il teatro privato più grande d’Italia, il Quirino di Roma, ho recentemente vinto il premio di miglior attore europeo per cui posso permettermi di dire quello che voglio, tanto più se si tratta di ciò che penso e se è rivolto ad una comunità che amo. La verità è che questa struttura viene tenuta in piedi dalle iniziative dei privati mentre le istituzioni latitano. Il Rendano deve fare lirica, ha un’acustica meravigliosa, un golfo mistico straordinario: deve programmare stagioni intense, perché il pubblico non manca, chiedere i finanziamenti necessari e mettere in scena opere. Si possono rappresentare anche opere a basso costo, ma la vicinanza della Regione e del Comune è determinante».

Buvette chiusa e freddo in sala

Nonostante i riscaldamenti accesi, gli attori in scena e gli spettatori, quelli delle prime file in particolare, hanno sofferto la bassa temperatura: «Io ho fatto recitare i miei attori e tenuto il pubblico in platea al freddo in una situazione davvero precaria. Inoltre ci sono poche luci nei camerini e la buvette è inattiva. Inammissibile per un teatro così straordinario». Ecco l’intervista

Doppio spettacolo sold out

Nelle due serate di rappresentazione del 7 e dell'8 gennaio, si è registrato in sala il tutto esaurito. La commedia ripropone in chiave teatrale la celebre pellicola di Luciano De Crescenzo del 1984, Così parlò Bellavista, mantenendone intatta la morale, ancora attuale a distanza di oltre 35 anni, con la Milano rampante, ricca e laboriosa, contrapposta alla Napoli genuina, dal cuore grande, ma segnata dalle piaghe della disoccupazione e del malaffare. Geppy Gleijeses calza i panni del professore firmando anche la regia dello spettacolo. Al suo fianco la sempre brillante Marisa Laurito ma anche Benedetto Casillo che fu anche uno dei protagonisti del film. E poi, tra gli altri, Nunzia Schiano, nota al grande pubblico per aver partecipato con Alessandro Siani a Benvenuti al Sud.

Prossimi appuntamenti

La rassegna di prosa L’Altro Teatro prosegue adesso con un’altra brillante commedia anche questa volta tutta partenopea: Non è vero ma ci credo con Enzo Decaro per la regia di Leo Muscato. L’appuntamento è per il 19 gennaio alle 18,30

Giornalista
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