Un giorno, 27 anni fa, una studentessa di giurisprudenza che sognava di diventare un magistrato, accompagnò un'amica al provino per partecipare come pubblico a una trasmissione che si era affacciata per la prima volta nel palinsesto Mediaset: "Amici", un format nuovo di zecca per schermi in 4:3. Era il 2002, Daniele Silvestri cantava “Salirò”, l’euro entrava di scena per la prima volta a cambiare il volto (e le tasche) di un Paese intero, e se volevi rivedere un programma televisivo, toccava videoregistrarlo.

“Amici” all’epoca era una sorta arena popolata da un centinaio di ragazzi chiamati a commentare storie raccontate da una conduttrice al debutto: Maria De Filippi. Tra quella folla di giovani ce n’era una che sarebbe rimasta lì, dietro le quinte: Ida Provenzano, diciottenne di Cosenza.

«La mia amica mi chiese di accompagnarla, presi la parola in un dibattito e scelsero me, non lei. È iniziato tutto così». Il caso diede una mano, ma la fortuna non basta a costruire una carriera, ci vuole polso e tenacia. Ida diventò una presenza fissa in studio. «Cercavo di conciliare gli impegni universitari con i tempi della trasmissione e poi a un certo punto Maria De Filippi mi chiamò per propormi di lavorare per lei. Per paura dissi di no. Tornai a Cosenza per parlarne con mio padre e alla fine accettai. Questo cambiò la mia vita per sempre. Ho iniziato con piccole cose, ho fatto la gavetta, ma c'è di buono che ho avuto la possibilità di imparare e crescere professionalmente».

Da quel momento iniziò per Ida una lunghissima avventura che la portò a diventare direttore di produzione delle trasmissioni televisive più seguite e amate dal pubblico italiano: da Uomini e donne a Temptation Island.

«Un progetto televisivo si divide in due parti: quella tecnica-organizzativa e quella autoriale - spiega a Cosenza Channel -. Io mi occupo della parte gestionale. In programmi come Uomini e Donne o Temptation Island, gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Serve praticità, capacità di risolvere rapidamente. Devi essere un problem solver».

I format della "Fascino", la società di produzione di Maria De Filippi, sono degli evergreen molto impegnativi dal lato proprio della gestione. «Uomini e Donne va in onda per dieci mesi l’anno. Non ci si ferma mai. Ogni dettaglio, dalla logistica alle dinamiche in studio, va pianificato con cura, ma nessuno è obbligato a fare nulla. Sono programmi veri, reali».

Con Maria De Filippi ha un rapporto speciale e solido. «Mi ha dato un’opportunità tanti anni fa e io gliene sarò sempre grata. È una persona empatica, molto vicina ai giovani. È la mia datrice di lavoro, ma anche una persona con cui puoi parlare sempre, in qualsiasi momento».

Sul mondo dello spettacolo è meno tranchant di molti altri. «È un ambiente difficile, sì, ma non più di altri. Se stai bene con te stesso, puoi stare bene ovunque: a scuola, in ufficio o sul set. Anche i momenti complessi diventano più gestibili quando lavori in un contesto praticamente familiare, come il nostro».

E alla famiglia, quella di origine, e alle radici affondate nella sua Cosenza, Ida sente di dovere tutto. «Sono nata e cresciuta all’ultimo lotto del quartiere di via Popilia, che amo profondamente. I miei genitori vivono ancora lì. Appena ho due giorni liberi, torno. L’Italia è bellissima, ma per me la Calabria è la Calabria, me la sono anche tatuata sulla schiena. Quando torno a Cosenza, mi fermano tutti. Il panettiere, i vicini, chiunque. Passo ore solo per andare a comprare il pane. Ma è bellissimo. C’è calore, c’è umanità. Non bisogna mai dimenticare da dove si parte. Io venivo da un quartiere popolare, non avevo lo straccio di una raccomandazione. Ho avuto un’opportunità, l'ho colta, ma il resto è stato merito mio».

Ida è una donna pratica e concreta, senza fronzoli. E anche sul successo, sull'ambizione e il talento, rifugge ogni riferimento retorico. «Non mi piace dire frasi poetiche come "‘insegui sempre i tuoi sogni", preferisco "se vali, ce la fai". Molti iniziano a lavorare in tv mandando un semplice curriculum, è così per davvero. Serve volontà, attitudine, voglia di imparare e capacità».

In queste settimane Temptation Island è in lavorazione proprio in Calabria, a Guardavalle, per la prima volta. “«Non posso dire molto - dice sorridendo - solo che avere questo format nella mia Calabria è stato un sogno che si è avverato».