Mondo spettacolo in crisi: l'appello alla politica: «Subito i fondi della legge Turismo»

Tra le richieste del circuito Calabria Sona anche la stesura di una legge sulla musica regionale e l'istituzione di un tavolo permanente della filiera creativa 

di R. G.
22 febbraio 2021
21:42

Un appello alle istituzioni e tutte le forze politiche regionali per avviare un percorso concreto e fattivo, partendo da alcune proposte chiare, mirato a sostenere il settore della musica quale presidio da salvaguardare nell’attuale stato di emergenza. Il circuito Calabria Sona, rappresentato dal Ceo Giuseppe Marasco, in una lettera aperta, cofirmata da Stage, Stati generali della musica emergente e indipendente italiana, e Indies, produttori ed etichette indipendenti, mette nero su bianco alcune idee per azioni urgenti volte ad affrontare la crisi causata dalla pandemia e progettare il futuro.

La lettera aperta

«È ormai sotto gli occhi di tutti lo stato di crisi in cui versa il settore “musicale” e tutta la sua filiera produttiva e creativa che comprende ovviamente anche lo spettacolo dal vivo e tutte le sue maestranze, artisti, aziende, associazioni e così via. La cancellazione ufficiale di tanti concerti, con conseguente annullamento dell'attività per artisti e band di tutto il territorio regionale, la chiusura di attività di club, locali, discoteche e altri spazi e luoghi di incontri musicali, la chiusura delle attività musicali all'interno delle scuole, l’annullamento di festival ed eventi, la mobilità bloccata per molti artisti, band e dj con conseguente blocco dell’attività produttiva, comportano un ingente danno economico a tutta la filiera.


La situazione in Calabria

Anche in Calabra la situazione del comparto è già drammatica e, tra pochi giorni, ci troveremo alla vigilia di una seconda stagione estiva che si presenta alquanto ricca di incognite, soprattutto per quanto riguarda il sostegno da parte dei Comuni alle iniziative culturali e turistiche. Realtà di eccellenza e di alto valore culturale e turistico, come ad esempio i festival musicali dedicati alle realtà emergenti, rischiano la chiusura e con un pesante danno a tutto il relativo indotto. Èaltresì chiaro come tutto questo si ripercuota anche nella produzione musicale e culturale che, già in crisi a causa dei cambiamenti del mercato anche con l’avvento del digitale, rischia di avere uno stop drastico non potendo contare sulle economie dei “live” per finanziare le nuove opere.

Un anno di stop

Questo anno di stop ci ha resi ancora più vulnerabili - si legge ancora nella lettera - e ha mostrato ancora più chiaramente i deficit strutturali e i problemi di un settore che, specialmente in Calabria, sono sotto gli occhi di tutti. Dovremmo sforzarci, invece, nell’identificare questo settore come un presidio da salvaguardare a tutti i costi, un mondo che merita una visione non mutualistica ma di investimento per il futuro. La musica produce aggregazione sociale, crescita culturale, lavoro e nuove professionalità. Quando poi nasce dalla tradizione, dal territorio e dalla passione di una regione ricca di storia come la Calabria, può diventare un ottimo biglietto da visita per valorizzare e promuovere, attraverso la musica, i suoni, le parole e i ritmi, la diversità dei luoghi e paesaggi, la loro ricchezza storica e le tante tradizioni culturali, passate e contemporanee, che fanno della Calabria una regione unica.

«Si apra un dialogo»

Ci sta a cuore poter instaurare un dialogo e rappresentare le necessità della filiera calabrese di produzioni, artisti, tecnici ecc. Parliamo di realtà con il cuore produttivo che risiede ed opera in Calabria con attività strettamente calabresi. Abbiamo intravisto dialoghi costruttivi e interventi urgenti di sostegno al Teatro e al Turismo, ma adesso vi chiediamo di dedicarvi anche alla “musica” affrontando l’emergenza, ma progettando anche il futuro. Ecco perché ci rivolgiamo alle istituzioni, ma anche a tutte le forze politiche, al fine di intraprendere un percorso concreto e fattivo con delle proposte chiare e che vi chiediamo di fare vostre.

Azioni urgenti

Per sostenere il comparto nell’attuale stato di emergenza è necessario destinare subito i fondi della legge 13 “turismo” non spesi nel 2020, e quelli dell’anno corrente alle produzioni artistiche calabresi per salvare almeno il 2021. I beneficiari saranno da  individuare con criteri oggettivi e di trasparenza che valorizzino la professionalità. Questo vuol dire supportare gli operatori dello spettacolo ed incrementare un’offerta culturale qualificata e diversificata, potenziando la domanda di spettacoli di rilevanza regionale, aventi la musica dal vivo come linguaggio principale, allo scopo di promuovere e valorizzare il ruolo della Calabria nel panorama turistico e culturale, nazionale ed internazionale, arricchendo il calendario delle manifestazioni artistiche e culturali. Sostegno alla produzione di contenuti multimediali di concerti e performance fino alla fine della pandemia.

Sostegno alle produzioni musicali

Programmazione in streaming e distribuzione digitale di progetti originali, di produzioni e di coproduzioni per garantire lavoro alla filiera ma anche per promuovere gli artisti in ambito nazionale e internazionale. Aiuto ai festival che valorizzino la musica che nasce in Calabria nei prossimi bandi regionali. Aiuto tramite un avviso pubblico per la creazione, produzione, promozione e distribuzione di nuove produzioni discografiche in grado di promuovere la creatività ed il patrimonio culturale musicale calabrese specialmente di giovani emergenti e con progetti realizzati sul territorio attraverso nuove opere.

Spettacoli estivi

Allargare il sostegno a quanto già prodotto da fine 2019 e che, a causa della pandemia, non ha avuto la possibilità di essere lanciato, promosso e venduto in modo adeguato sul mercato causando una grande perdita per artisti e produttori. Preparare sin da adesso un protocollo regionale che permetta l’avvio (in sicurezza) della prossima stagione estiva con eventi dal vivo coinvolgendo (ove necessario) la protezione civile, le associazioni di volontariato ecc. per garantire la sicurezza dei luoghi e il rispetto delle norme anti-covid, non gravando con ulteriori costi sui piccoli organizzatori.

Una legge sulla musica

Chiediamo inoltre un impegno nel lungo periodo, per rendere strutturale quanto appena proposto, e interagire sulla stesura di una legge sulla musica regionale che possa sostituire e modificare quanto già esistente, inutilizzata e ormai  obsoleta, e che contenga: creazione di un tavolo permanente della filiera creativa musicale in Calabria che possa coadiuvare i settori regionali già esistenti nell’individuazione delle linee guida e nella progettualità futura; sostegno alle nuove produzioni artistiche che nascano in Calabria (progetti a lungo termine) e che ci rappresentino in qualità, in contenuti e in messaggi positivi.

Formazione e crescita professionale

E ancora, sostegno alle produzioni, alle etichette a tutta la filiera locale. Sostegno alle produzioni di spettacoli e concerti di artisti calabresi per la divulgazione e l’internazionalizzazione delle proposte anche per favorire la partecipazione ad eventi nazionali ed internazionali; sostegno ai festival che valorizzino gli artisti e i giovani calabresi e che devono favorire l’interazione con artisti e realtà nazionali e internazionali; sostegno ai momenti di formazione e di crescita professionale di tutti gli appartenenti alla filiera musicale locale; interazione tra le imprese, le associazioni e gli enti di formazione; sostegno ai “Live” sul nostro territorio legati alla musica che nasce in Calabria. Ci rendiamo disponibili per individuare e scrivere insieme i criteri che debbano tenere presente ovviamente della qualità delle proposte, del respiro non solo locale ma anche nazionale dei progetti, della storia di ogni realtà e di tutta la filiera locale e anche della professionalità e formazione dei beneficiari».

 

Giornalista
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