Un flusso ininterrotto di pubblico ha attraversato per ore il Lungomare Italo Falcomatà di Reggio Calabria, con l’Arena dello Stretto “Ciccio Franco” gremita già dal primo pomeriggio. Famiglie, giovani, turisti e residenti hanno preso parte alla seconda edizione del concerto “Reggio Primo Maggio”, promosso dalla Città Metropolitana, in una giornata scandita da musica, partecipazione e attenzione ai temi del lavoro.

Il colpo d’occhio è stato netto: presenze costanti e ordinate, una partecipazione ampia e trasversale, favorita anche da condizioni meteo ideali e da una macchina organizzativa che ha retto senza criticità. La risposta della città ha superato le attese e confermato la tenuta di un evento che, già alla sua seconda edizione, mostra struttura, capacità di richiamo e visione.

Complice un clima perfetto, con un tramonto tra i più suggestivi del Mediterraneo a fare da sfondo, la seconda edizione del concertone promosso dalla Città Metropolitana ha raccolto una risposta entusiasta da parte del pubblico, ben oltre le aspettative. La città ha risposto presente, confermando un legame che si rafforza anno dopo anno, nel nome del lavoro, della musica e della bellezza. Un successo che non è stato episodico, ma parte di un disegno più ampio che punta a fare del Primo Maggio reggino un appuntamento fisso, identitario e strutturato nel tempo. Una festa inclusiva che ha valorizzato allo stesso tempo l’energia dei giovani e il prestigio della musica italiana.

Dietro il successo di pubblico e la risposta entusiasta della città, c'è un lavoro lungo e consapevole della Città Metropolitana, che ha scelto di investire in cultura, partecipazione e qualità artistica per rendere il Primo Maggio un’occasione non solo di festa, ma anche di identità. A sostenerlo è stato il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, presente sul posto per seguire da vicino tutte le fasi dell’evento.

«Un’arena stracolma, cittadini con voglia di partecipare, di vivere momenti di aggregazione come questo: è la dimostrazione che la programmazione paga, che c'è una città che vuole raccontarsi in maniera diversa - ha detto Versace -. Abbiamo voluto mettere in piedi un cast di livello, portando anche artisti di caratura internazionale. È una scommessa che abbiamo fatto con tanta voglia e passione, perché non vince l’uomo solo al comando, ma vince un intero territorio».

Il vicesindaco ha parlato anche del significato profondo di questo appuntamento. «Non si tratta solo di musica, è una giornata di riflessione, di memoria per chi ha perso la vita sul lavoro, ma anche di speranza per una comunità che vuole tornare a essere raccontata per quello che è davvero: una terra accogliente, viva, ricca di cultura, arte e bellezza». E guardando già all’estate 2025, ha anticipato che la programmazione è in pieno svolgimento. «Sarà un’estate importante, costruita grazie a un lavoro di squadra. La ciliegina sulla torta di un percorso iniziato da oltre un anno e mezzo».

Sul palco, uno spettacolo musicale eterogeneo e coinvolgente, che ha saputo mettere insieme nomi storici della musica italiana, volti noti della scena pop e rap, e giovani promesse del panorama calabrese e nazionale. La scaletta del “ReggioPrimoMaggio” ha saputo parlare a tutte le generazioni, alternando momenti di emozione, ricordi e pura energia. Tra i più attesi in assoluto, Le Orme, che proprio da Reggio hanno scelto di inaugurare il tour celebrativo per i 60 anni di carriera: «Iniziare qui, davanti a questo mare e a questo pubblico, è un privilegio. Il segreto della nostra musica è nella qualità, ma senza presunzione: il tempo ha dimostrato che il nostro progetto è anche culturale, non solo musicale», hanno detto nel backstage ai nostri microfoni poco prima di salire sul palco, presentando al pubblico un mix di brani storici insieme a un inedito tratto dall’ultima fatica discografica.

Accolto con calore anche Ronn Moss, che ha regalato al pubblico reggino un momento speciale: «Reggio è una città meravigliosa, con un sole pazzesco. Tornerò anche il prossimo anno, magari con un concerto tutto mio. Intanto, canterò anche in italiano, perché amo la vostra lingua e sto studiando per inserire sempre più brani nel mio repertorio». Parole che confermano il forte impatto emotivo e scenico dell’Arena dello Stretto, capace di conquistare anche ospiti di fama internazionale.

Tra le presenze più acclamate, Moreno, che ha parlato con entusiasmo della sua seconda volta a Reggio: «Essere tornato qui è come ricevere un premio. È raro che un artista venga riconfermato due anni di fila. Il pubblico era già carico durante le prove. Dopo undici anni da Amici, continuo a portare con me la fame di raccontare e di osservare, perché l’ispirazione nasce solo così, con gli occhi aperti e il cuore affamato» Tra un freestyle e l’altro, il rapper ha cantato i suoi brani più famosi unendoli ad un freestyle dedicato a Reggio ed ai reggini, per poi scaldare la platea con una imbeccata scherzosa: «Sono rimasto uno dei pochi a non usare l’autotune».

Una lezione di perseveranza che ha fatto da filo conduttore anche nel racconto di Crytical, giovane rapper con origini calabresi e un passato recente nello stesso talent: «Il mio nuovo progetto è uscito da pochi giorni, e questa è la prima tappa del tour estivo. È bellissimo essere qui: il calore della Calabria è unico, e io qui mi sento a casa. Quello che cerco nel mio futuro è tranquillità, un mio spazio: questa città mi dà forza».

Molto apprezzato anche l’intervento di S.I.M.O., tra le nuove voci più promettenti del cantautorato reggino: «Il nome del mio progetto significa Sogna Il Meglio Osando, e oggi abbiamo osato davvero, scendendo sul palco con tutto il cuore. Il pubblico ha risposto con entusiasmo anche a un brano uscito solo da pochi giorni. Voglio portare questa musica in tutta la Calabria e, perché no, in tutta Italia. Ci credo e non ho intenzione di fermarmi».

Accanto a loro, una line-up densa e variegata, che ha visto alternarsi sul palco anche Patty Pravo, icona assoluta della canzone italiana, Morgan, artista visionario e imprevedibile, Tancredi, Rondine, Carboidrati, Eda Mari, Angelica Perri, Marataro e i Nigra. Una miscela di generi e personalità che ha reso la serata ricca di sfumature, con momenti di riflessione, inni alla libertà creativa e grande interazione con il pubblico. Un mosaico sonoro capace di raccontare un territorio attraverso la sua energia più viva: la musica.

“ReggioPrimoMaggio” ha dunque confermato la solidità di un format che funziona, sostenuto da un lavoro organizzativo concreto e da una partecipazione che ha tenuto alta la soglia dell’attenzione fino all’ultimo artista. L’evento ha mostrato una macchina rodata, capace di accogliere quattordici esibizioni in una cornice logistica complessa, mantenendo costante l’interesse del pubblico e garantendo un’elevata qualità complessiva della proposta.

Ora l’attenzione si sposta sulla capacità di consolidare l’appuntamento nel tempo, strutturandolo in modo sempre più riconoscibile. L’obiettivo di rendere il concerto del Primo Maggio a Reggio un evento stabile, riconosciuto anche fuori dai confini regionali, non appare più come un’ambizione retorica, ma come una traiettoria concreta su cui si sta lavorando.

Una grande festa di musica e partecipazione ha animato l’Arena dello Stretto di Reggio Calabria. Il concertone del Primo Maggio ha portato sul palco artisti di livello: Patty Pravo, Moreno, Le Orme, Morgan e molti altri, per oltre 6 ore di musica live