Melania Giglio e Lorenzo Patella sono a teatro con la pièce del regista Daniele Salvo dedicata all’artista britannica: «Il nostro sogno è portarla al Rendano di Cosenza»
Tutti gli articoli di Spettacolo
PHOTO
È in scena lo spettacolo Amy Winehouse - L’amore è un gioco a perdere (produzione Bis Tremila). Con Melania Giglio, Marco Imparato, Lorenzo Patella. Regia di Daniele Salvo.
Ne parliamo con i due artisti calabresi: Melania Giglio e Lorenzo Patella.
Perché uno spettacolo interamente dedicato a Amy Winehouse?
Melania: «Perché Amy ancora oggi rappresenta un enigma. Come può una persona così piena di talento, come può un genio musicale come il suo votarsi all'autodistruzione? Perché nessuno è riuscito a salvarla? Come possiamo accettare che una delle più grandi voci della storia della musica leggera non sia riuscita a trovare una via d'uscita per salvare la propria vita e il proprio inesprimibile talento? Nello spettacolo non diamo risposte ma cerchiamo di indagare senza giudizi e senza pregiudizi quella stanza buia, quell'angolo sconosciuto dell'anima di Amy».
Si tratta di una drammatica pièce dedicata a un’artista maledetta e al tempo stesso molto amata. Cosa rimane di lei?
Lorenzo: «Ci restano molte cose. A volte queste cose possono sembrarci contraddittorie, ma in realtà fanno parte di uno stesso universo sconosciuto. Fanno parte della galassia Amy. Il suo timbro vocale inconfondibile, il suo modo unico di comporre musica, il suo sguardo triste, i suoi eccessi, le sue fragilità, la sua generosità, il suo desiderio di normalità e di felicità, le sue dipendenze, il suo modo di amare totalizzante e senza difese».
Dice di lei uno dei suoi più cari amici, Tyler James: «Amy odiava essere famosa. Non accettava la fama, che era come una prigione». Poteva salvarsi? È stato fatto abbastanza per lei?
Melania: «Aveva accanto molte persone che le volevano bene ed hanno cercato di salvarla in ogni modo. Forse hanno avuto più peso nella sua vita coloro che in qualche modo hanno cercato di sfruttarne il successo, hanno cercato di rubarne la luce. Nello spettacolo tuttavia lasciamo intendere che arriva un momento in cui una persona deve decidere di salvarsi. È triste da ammettere ma nessuno può salvare chi vuole affondare».
In questo lavoro tutte le canzoni rigorosamente cantate dal vivo.
Melania: «Assolutamente sì. È stata una precisa scelta del regista Daniele Salvo avere una parte molto consistente dello spettacolo cantata e suonata dal vivo. Mi sembrerebbe irrispettoso nei confronti di una grande artista come Amy pensare di cantare in playback. Mi affiancano in scena due attori che suonano dal vivo quasi tutte le canzoni dello spettacolo e che hanno anche riarrangiato i brani. Sto parlando di Marco Imparato che nello spettacolo interpreta il ruolo di Tyler James e di Lorenzo Patella che interpreta il ruolo di Andrew Morris. Entrambi suonano la chitarra, il flauto e il corno francese. Lo spettacolo risulta quindi musicalmente molto ricco».
Parliamo del cast.
Lorenzo: «Siamo stati scelti dal regista e dalla produzione attraverso delle audizioni molto attente e accurate. In effetti il mix attoriale e musicale che si viene a creare in scena credo sia molto efficace e ricco di sorprese. Marco Imparato unisce alla sua solida formazione attoriale delle caratteristiche musicali davvero originali e uniche. È un polistrumentista, in scena suona la chitarra e il flauto. Io suono la chitarra e il corno francese. Questo ci ha dato la possibilità di presentare al pubblico una versione delle canzoni di Amy senz'altro originale e inconsueta».
Possiamo sperare di vederlo in Calabria questo spettacolo?
Melania: «Ci stiamo lavorando con molto impegno. Il nostro sogno è una serata dedicata ad Amy nel meraviglioso Teatro Rendano di Cosenza».
Voi siete due attori calabresi, già bravi e affermati.
Lorenzo: «Io mi sono formato musicalmente al Conservatorio di Cosenza, città dove ho anche frequentato il mio triennio universitario di studi classici e dove mi sono diplomato nel prestigioso liceo Telesio. Melania è originaria di Catanzaro e, pur essendo nata in Piemonte e vivendo a Roma da molti anni, ha mantenuto un rapporto di forte legame affettivo con la Calabria dove cerca di tornare ogni anno e dove spesso tiene delle masterclass di tecnica vocale molto seguite ed apprezzate dai giovani attori cosentini».