Squadre provenienti da più parti del sud Italia hanno preso parte al torneo, coronato da un convegno in cui si è parlato di sport e legalità. Tra i presenti anche il comandante provinciale dei carabinieri e il questore di Crotone
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Un successo di partecipazione, di presenze importanti e contenuti significanti la terza edizione del convengo “Sport: giovani & legalità” in occasione del settimo Memorial Giuseppe Strancia. Morto all’età di 18 anni in un incidente stradale apparso subito sospetto alla famiglia, che da quel momento è alla ricerca della verità sulle cause dell’incidente e promuove iniziative rivolte ai giovani affinché imparino a praticare legalità e rispetto per la vita.
Organizzato da Mariangela Spataro e Luigi Pirito, il convegno ha visto la partecipazione di varie personalità istituzionali e dirigenti di spicco nel mondo dello sport.
I saluti iniziali dell’assessore all’istruzione Mariagrazia Panebianco e del sindaco Sergio Ferrari, poi l’intervento del fratello di Giuseppe Strancia, Gianluca, che palesemente emozionato ma deciso ha ricordato i momenti vissuti in famiglia e come momenti come questi mantengono vivo il ricordo di Giuseppe trasformandolo in messaggi di continua solidarietà e rispetto.
Tanti gli interventi che hanno saputo intrecciare messaggi ai più giovani con esperienze quotidiane nei loro settori che hanno alimentato il dibattito rendendolo interessante ai presenti rimasti attenti per un’intera mattinata. Tra questi le dirigenti scolastiche Spinali e Lucirino, il dirigente scolastico Peduto, il presidente Aia Crotone Livadoti, il presidente Figc Crotone Esposito, la docente Barbaro.
Tra le testimonianze più sentite quelle di coloro i quali hanno avuto contatti diretti con Giuseppe, lo hanno allenato, cresciuto ed educato nello sport. Da mister Pietro Martino all’educatore sportivo Domenico Belardo, da mister Giuseppe Morfù al rappresentante della Polisportiva Punta Alice, dove giocava lo stesso Giuseppe, mister Francesco Fuscaldo.
Tra gli interventi finali quello del presidente Coni Regione Calabria Tino Scopelliti, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Raffaele Giovinazzo, il questore di Crotone Renato Panvino, il quale ha invitato al rispetto delle leggi e dello stato attraverso lo sport e la vita di tutti i giorni.
Le conclusioni sono toccate al papà di Giuseppe, Gianfranco Strancia, che nel suo lungo intervento interrotto più volte dall’emozione e dagli applausi ha spiegato i valori che il convegno intende trasferire, ma ha colto l’occasione per informare i presenti sugli sviluppi della sua battaglia alla ricerca della verità. Una ricerca che continua incessantemente: «Non è certo una ragione di sfida all’Istituzione in quanto tale, ma certamente non potremo mai accertare decisioni giudiziarie che non solo hanno, a nostro sommesso avviso, denegato giustizia, ma hanno offeso il lavoro di tanti quegli operatori della giustizia che hanno cercato di ricostruire la verità. Attendiamo che finalmente ci sia un giudice a Berlino. Ma fortunatamente lo Stato è anche il signor procuratore della Repubblica di Crotone Capoccia, il quale senza esitazioni nell’impugnare pesantemente una sentenza assolutoria non solo confermava l’autenticità e realtà del dato ma addirittura bollava come chiara missione la circostanza che nell’unico elaborato peritale in atto (quindi nessuna altra perizia falsamente richiamata dal giudice del civile) il particolare non fosse stato riportato dal consulente della sua stessa Procura».
Insomma, una chiara e continua ricerca della verità da parte di una famiglia che chiede giustizia, supportata da una valanga di affetto e vicinanza, dimostrata in questa occasione, attraverso presenze illustri, e non solo.
Il Memorial ha visto poi anche quest’anno la scuola Calcio Asd Stella del Mare di Luigi Pirito e Mariangela Spataro, nel ricordo di Giuseppe, portare nella cittadina società sportive dilettantistiche provenienti da più parti del sud Italia e che hanno interessato ragazzi di quasi tutte le categorie dai piccoli amici agli allievi.
Il torneo, che ha registrato un numero imponente di partecipanti, ha visto impegnate quasi tutte le strutture sportive comunali. Da molti intervenuti dentro e fuori dal campo è stato premiato, ancora una volta, l’aver saputo coniugare spirito agonistico con i valori della solidarietà e del rispetto reciproco.
Ad arbitrare le oltre 30 gare disputate in due giorni gli arbitri ufficiali dell’Aia Figc, seguiti dai dirigenti Figc provincia di Crotone e Unione Regionale. Tra i premiati, suddivisi nelle varie categorie: troviamo L’Asd Power, Asd Elisir, Asd Forza Ragazzi, Academy Crotone, la Folgore di Cariati.