L’allenatore del team biancorosso ha così dato un giudizio sulla stagione appena trascorsa che ha registrato la permanenza in Serie B interregionale del sodalizio. Aspetti positivi sono da rimarcare per essere più carichi nel prossimo futuro
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Mantenere la categoria, almeno nei tornei interregionali di basket italiani, non è una passeggiata. Un po’ per il valore degli avversari ma anche per una formula del campionato che spiazza quanti sono poco avvezzi di regolamenti cestistici.
E con un nuovo ribaltone sul fronte del torneo, che meriterà un ulteriore approfondimento, vale la pena ora concentrarsi su quelle squadre che hanno raggiunto l’obiettivo stagionale con sforzi e sacrifici importanti.
La Sintegra Rende ha così regalato ai tifosi la soddisfazione di una permanenza in Serie B grazie a un basket giocato con intensità e passione, davanti al pubblico del Pala Quattromiglia e in trasferta. La squadra ha avuto qualche sussulto, ma ha sempre saputo rialzare la testa come conferma il tecnico Pierpaolo Carbone, sicuramente un protagonista positivo del basket calabrese: «Per quanto riguarda il campionato, il mio giudizio è nel complesso positivo. È stata comunque una strana annata: abbiamo alternato prestazioni buone ad altre meno buone».
Salvezza ottenuta, ma chissà se si poteva fare meglio tutto sommato. Il coach conferma la sensazione: «Sono stati tanti gli infortuni che ci hanno accompagnato per l’intera stagione. Il rammarico c’è tutto. Abbiamo ottenuto vittorie in casa con Milazzo, Angri e Matera che sono arrivate ai playoff e perso di un niente con Castanea, Barcellona e Basket School Messina. In tante partite abbiamo ceduto con l’onore delle armi e con pochi punti di distacco a dimostrazione che la squadra aveva una sua identità».
Infortuni da una parte, un mercato da decifrare dall’altra: per i tifosi del Rende non sono mancate mai le novità da discutere. Il tecnico ha riavvolto il nastro su questo punto di vista: «Ricordo come poi, nel corso della stagione, il nostro centro titolare (Tartamella) ha chiesto di andar via così come Shvets, mentre Ballati era stato contattato da Avellino: non lo cediamo ma non sarà più quello della prima parte di campionato. Poi era arrivato Diouf, ma alla seconda gara s’infortuna gravemente al malleolo e Facciolà invece è giunto a metà febbraio».
Nonostante questo vortice di emozioni, la squadra non ha mai mollato la presa: «Sicuramente abbiamo giocato una buona seconda parte di stagione nel play out, per avere il fattore campo a favore e chiudere al primo turno contro Marigliano. Nei momenti importanti non siamo mancati, anzi abbiamo tirato fuori le unghie e raccolto facili vittorie».
Chiosa finale di Carbone su staff tecnico e dirigenziale, c’è e ci sarà concordia: «Con Umberto Di Martino abbiamo lavorato sempre in sintonia e mi ha sempre supportato nella gestione e nelle scelte. Per la prossima stagione siamo al momento in stand by ma a breve ci mettiamo a tavolino per programmare il futuro».