L’Acri raccoglie i cocci e prova a ripartire, l’assessore allo Sport Maiorano: «Giocheremo in Prima»
L'amministratore attacca l'ex presidente dei rossoneri Stumpo: «Doveva farsi da parte per far ricompattare l'ambiente». E sullo stadio comunale: «Adesso agibile al 100%»
Il prossimo 17 settembre prenderanno il via i campionati di calcio di Eccellenza e Promozione calabrese. Tra le 48 squadre che parteciperanno ai due massimi tornei regionali non ci sarà l'Acri, società che rappresenta una delle piazze storiche del calcio dilettantistico calabrese.
Dopo l'ultimo posto in Eccellenza della passata stagione, e la conseguente retrocessione in Promozione, il titolo dei rossoneri è stato ceduto all'Altomonte. L'Acri, dunque, alza bandiera bianca e dopo 19 anni consecutivi tra Serie D, Eccellenza e Promozione "i lupi" saranno costretti a ripartire da categorie inferiori, dalla Prima Categoria per la precisione.
«Ci stiamo adoperando per far rivivere il calcio acrese, siamo in contatto con una società di Prima Categoria (N.A. San Giacomo d'Acri ndr). Il calcio ad Acri ripartirà e mi auguro che si possa arrivare un giorno a raggiungere i campionati superiori che i colori rossoneri meritano». Ad affermarlo, ai microfoni dell'emittente radiofonica locale Akr, è l'assessore allo Sport del Comune di Acri Luigi Maiorano.
«Sono in contatto con vari imprenditori e persone che hanno a cuore le sorti sportive dell'Acri - ha detto l'assessore Maiorano - e cercheremo di fare una società che possa dare lustro ai nostri colori sociali».
L'assessore allo Sport fa poi il riepilogo delle tappe che hanno portato l'Acri alla retrocessione e successivamente alla cessione del titolo sportivo: «Come Amministrazione comunale abbiamo sempre profuso impegno a partire già dalla passata stagione – dice Maiorano –. A settembre scorso, quando la situazione societaria non era idilliaca, ci siamo adoperati per cercare di ricompattare l'ambiente e abbiamo fatto un primo incontro con imprenditori e tifosi e coinvolgendo il sodalizio con a capo Carlo Stumpo, insieme ai dirigenti Falcone e Gaccione. Da quell'incontro sembrava essere stata trovata una soluzione ma successivamente, a dicembre, come amministrazione siamo stati nuovamente costretti a convocare nuovamente i soci che nel frattempo avevano deciso di interrompere la loro reciproca collaborazione, con la decisione del presidente Stumpo di scendere in campo con la formazione Juniores composta da tanti ragazzi acresi che - afferma l'assessore - voglio comunque ringraziare soprattutto per il loro attaccamento alla maglia».
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«L'ennesima riunione con la società si è tenuta nel mese di marzo. In quell'occasione parteciparono anche vari ex dirigenti, nonché imprenditori che volevano subentrare a quella che era la gestione societaria fino a quel momento e dare una mano per consentire alla squadra di poter andare avanti e tentare di salvare la categoria. Inoltre, come Amministrazione ci siamo impegnati a dare dei fondi» visto che «da lì a poco ci sarebbe stato approvato il bilancio comunale».
Dall'incontro di marzo tra amministratori, ex dirigenti e imprenditori emerse che «l’unica condizione per creare un nuovo gruppo era quella che il signor Stumpo doveva mettersi da parte – afferma l’assessore Maiorano – perché sicuramente se la situazione era stata condotta in quel modo, qualche sua responsabilità c’era stata. Lui, però, ha inteso proseguire da solo, non accogliendo nessuna nostra proposta e nessun nostro aiuto per cui si è arrivati alla retrocessione della squadra». Successivamente lo stesso Carlo Stumpo, dopo aver portato a termine il campionato, ha deciso di cedere il titolo sportivo dell'Acri all'Altomonte.
Infine l'assessore interviene anche sulla questione dello stadio "Pasquale Castrovillari" che, dopo essere stato chiuso al pubblico per quasi tutta la passata stagione sportiva, tornerà ad essere agibile: «Abbiamo adeguato lo stadio alle nuove normative, investendo oltre 150mila euro. Stamattina (ieri ndr) abbiamo fatto il sopralluogo che ha dato esito positivo. Lo stadio tornerà quindi alla sua iniziale autonomia e sarà dunque agibile al 100%»