Calcio corrotto, 5mila euro per sistemare Corigliano-Troina: l'offerta è bassa e l'accordo salta

Nelle carte della Procura federale si racconta dell’incontro fra il direttore sportivo “occulto” della squadra siciliana e il patron degli ionici Nucaro che si difende: «Tutto falso»

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di R. S.
22 aprile 2021
12:42

Quattro soggetti implicati in una storia che riguarda una delle presunte combine sulle quali sono terminate le indagini della Procura federale. La partita “incriminata” è quella fra il Corigliano e il Troina, che si è disputata nello scorso torneo di Serie D. O meglio, si tratta della prosecuzione della gara, sospesa qualche mese prima per il maltempo. Nella settimana che conduce al match, gli inquirenti registrano alcuni movimenti ritenuti sospetti.

I soggetti coinvolti

Questa parte dell’indagine riguarda Dario Silvestro Dell’Arte, che nelle carte viene descritto come il “direttore sportivo occulto del Troina”, Giovanni Alì, patron e main sponsor della squadra siciliana, Piero Acri, all’epoca dei fatti presidente dell’Olympic Rossanese e Mauro Nucaro, patron del Corigliano. Tutti e quattro vengono accusati di aver “concorso tra loro (e con altri soggetti allo stato non identificati) per compiere atti diretti in modo non equivoco a tentare di alterare il regolare svolgimento e il risultato finale della gara Corigliano – Troina, disputata l’8 gennaio del 2020”.


I contatti           

Il tre gennaio Dario Silvestro Dell’Arte contatta telefonicamente Piero Acri “quale persona vicina a Nucaro” per concertare e trattare con questi “per conto di Giovanni Alì, patron del Troina, la combine della gara”. Il giorno successivo «Dell’Arte e Nucaro si incontrano al ristorante “La Napoletana” di Ganzirri per discutere tra di loro (per come si legge nelle carte, ndr) i termini dell’accordo illecito sotteso alla combine della gara». Passa un altro giorno e il 5 gennaio Dario Silvestro Dell’Arte, ritenuto il “ds occulto” del Troina, telefona a Giovanni Alì e a Piero Acri «per cercare di mediare sulla provvista di denaro che avrebbe dovuto essere corrisposta da Nucaro per assicurare la vittoria alla propria squadra, senza tuttavia riuscire nell’intento, in quanto il prezzo offerto da Nucaro, di 5mila euro, viene ritenuto troppo basso da Giovanni Alì».

Il tentativo

A leggere le carte si tratterebbe quindi di un tentativo di illecito non riuscito, mentre sul campo, nella prosecuzione della partita, il Corigliano, che era penultimo, vince contro il Troina, che era al quinto posto in classifica. Nelle carte, comunque, si legge che prima della gara il dirigente accompagnatore del Troina, Giuseppe Romano, viene «avvicinato sul terreno di gioco da un soggetto riconducibile alla compagine calabrese che gli chiede come fosse possibile sistemare la partita in oggetto».

La difesa di Nucaro

Il patron del Corigliano, club che attualmente non è iscritto ad alcun campionato, con un post sul proprio profilo social ha inteso precisare che: «quanto mi riguarda sono solo calunnie e bugie, perché il sottoscritto e nessuno tesserato della Asd Corigliano Calabro ha trattato compravendita di partite». Ed ancora: «La gara con il Troina l’abbiamo vinta grazie ad un azione fatta da due under e voglio rassicurare amici e conoscenti che non c’è una intercettazione telefonica che mi coinvolga. Sono altri che parlano ma neanche in modo diretto, bensì indiretto». Ed infine: «Ci sono prove e testimoni oculari dei miei spostamenti e degli incontri fatti in terra siciliana, sempre per lavoro ma mai in prossimità delle partite coinvolte. Il tempo sarà galantuomo».

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