Al numero uno del sodalizio bruzio piacerebbe affidare la direzione tecnica della squadra ad un profilo giovane ma già con esperienza: i profili in Serie C
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Nonostante i problemi extracalcistici, Eugenio Guarascio è impegnato in questi giorni anche in quella che dovrà essere la programmazione sportiva del Cosenza nella prossima stagione. Il primo nodo da sciogliere è quello del Direttore Sportivo, appurato che con Gennaro Delvecchio, nonostante un altro anno di contratto, non ci sono i margini per continuare dopo i risultati dell’ultima stagione.
L’identikit preferito da Guarascio
Proprio in virtù della risoluzione che dovrà esserci con l’ex centrocampista, che inevitabilmente costerà al Cosenza un esborso economico, quello pecuniario sarà un fattore primario, com’è praticamente scontato in ogni cosa che riguarda Eugenio Guarascio. Allo stesso tempo al numero uno rossoblù piacerebbe un profilo giovane ma che abbia già esperienza in Serie C. Ma ad oggi, di profili così, ce ne sono pochi in giro. Andiamo a vedere chi sono e chi ha fatto bene. Premettendo che, ovviamente, le sorprese potrebbero sempre essere dietro l’angolo.
I “giovani” direttori sportivi della Serie C
Uno di questi è Antonio Amodio, 38 anni, che nell’ultima stagione ha fatto bene a Crotone. Non rimarrà con la squadra pitagorica ma, a quel che sembra, è attenzionato da squadre di Serie B. Andamento playoff fino alle dimissioni per Riccardo Napolitano, 43 anni, ds della Turris fino a novembre, che si è confermato anche in C dopo i mesi da top in D col Chieti. Non è riuscito nel miracolo salvezza invece Domenico Roma, 49 anni, che al Messina, da gennaio, ha dovuto combattere contro tanti problemi societari. Negli altri gironi, profili simili presenti sul mercato sono quelli di Marco Bernardi, 38 anni, che nell’ultimo anno ha portato il Carpi a ridosso dei playoff nel Girone B ed ha richieste anche dalla Serie B. Filippo Ghinassi, 45 anni, non è riuscito ad evitare la retrocessione con il Legnago, al primo anno tra i professionisti. Anche lui andrà via. Dovrebbe rimanere all’Arzignano, l’ottimo Mattia Serafini, 41 anni. Fu lui a lanciare Italiano.