Sempre più nel limbo il futuro calcistico del Locri che, al momento, vede complicarsi sempre di più la partecipazione al prossimo campionato di Eccellenza a causa delle gravi pendenze finanziarie in cui versa il club. In una conferenza stampa degli scorsi giorni, infatti, il sindaco Fontana e Antonio Tropea avevano reso note le pendenze economiche: 200 mila euro di debiti tributari e 142 mila euro di debiti federali. Al netto di ciò, il primo cittadino riconsegnava il titolo del club a Cesare Polifroni.

La versione di Polifroni

Proprio Polifroni, presidente del Cavallo Alato nel corso dell'ultima stagione, ha voluto fare una conferenza stampa straordinaria per chiarire ogni cosa in merito alla questione debiti e al futuro amaranto, annunciando anche il suo addio alla società.
Polifroni parte dunque dall'inizio: «Nel dicembre 2023 venivo contattato da diverse persone per aiutare il Locri. Arriviamo così alla salvezza del Locri, quando cioè sono stato io a seguire la squadra contro il San Luca. Dopo la salvezza ottenuta ho avuto l'avviso diretto che la società sarebbe stata ceduta e io, col senno di poi sbagliando, ho accettato l'incarico addentrandomi in questa impresa. In seguito ho ricevuto un file Word riguardante 118 mila euro di debiti che, in un secondo momento e a seguito dei contatti con i calciatori e con i creditori commerciali, è arrivato a un ammontare di circa 170 mila euro da me acquisiti. Quando ho acquisito il Locri, non ho avuto altre carte a parte quel file. Siamo comunque andati avanti e abbiamo fatto la squadra, ma sono arrivati subito i primi problemi. All'ingresso della sala della segreteria, infatti, troviamo una cartella esattoriale di circa 159 mila euro e abbiamo provveduto immediatamente a rateizzare la somma, soprattutto perché volevamo mettere a posto la società dal punto di vista fiscale ma cosi non è stato».

Una lista di debiti

Una sorta di odissea finanziaria per il Locri, come testimonia lo stesso Polifroni: «Paghiamo i 170 mila euro di debiti ma ci arriva una vertenza per gli anni 2022 e 2023 che sono stati pagati. Non è finita qui perché nel dicembre 2024 veniamo investiti da un'ondata di debiti riguardanti pignoramenti per le annualità 2018 e 2019. Da un debito di origine di circa otto mila euro, infatti, abbiamo avuto un blocco dei conti correnti e siamo stati costretti a pagare circa 25 mila euro. In seguito, a gennaio si aggiunge un decreto aggiuntivo di abbigliamento sportivo per la stagione 2018 e 2019, ma andiamo comunque avanti e continuiamo a pagare questi debiti perché altrimenti il Locri non poteva scendere in campo. A ciò si aggiunge anche una multa di 15 mila euro per illecito sportivo non fatta da me ma che ho dovuto pagare io, più una spesa di mille euro per un avvocato che si è messo al lavoro affinché non ci togliessero i punti in classifica».

Crediti commerciali

L'ex patron arriva poi anche ai debiti federali: «Facendo due calcoli, questi ammontavano a circa 200 mila euro, poi tramite alcune telefonate sono scesi a 170 mila euro. Lo stesso Tropea riferisce inoltre che il debito è sceso a 145 mila euro. Io voglio però considerare la cifra di partenza di 170 mila euro. Pagando arriviamo così a poco più di 120 mila euro di debiti federali con i giocatori. C'è inoltre da dire che il Locri reclama anche 12 mila euro di crediti commerciali, con sponsor che non hanno pagato, e per questo avvierò presto cause legali. Rimarranno così 116 mila euro di debiti federali».

Separazione e rammarico

Catastrofica, a mio avviso, è la previsione dei debiti tributari perché, oltre alle annualità dal 2016 al 2018, ci sono da calcolare anche quelli dal 2019 in poi. Sono sempre io che mi sono accollato questi debiti e, se si vuole davvero salvare il Locri, invito a chi ha fatto questi debiti di andarli a pagare perché io ne ho già pagati abbastanza che non erano miei. Ho fatto tanto per il Locri ma sono stato ripagato solo con calunnie e critiche. L'amore per il Locri ce l'ho avuto io, nessun altro, ma dopo la retrocessione è facile criticare. Il Locri non è fallito oggi, ma tempo fa. Il mio rapporto con questo club finisce con questa conferenza».