La Plm Morrone pronta a ripartire dopo la retrocessione, Magarò: «Favoriti? No, ma siamo competitivi»
VIDEO | L'allenatore dei granata traccia il percorso a pochi giorni dall'inizio del campionato: «Dobbiamo avere l'umiltà intanto di salvarci il prima possibile»
Il campionato di Promozione è in rampa di lancio. Nel prossimo fine settimana si giocherà infatti la prima giornata del torneo. Ai nastri di partenza del girone A, anche la Plm Morrone, nobile decaduta che arriva dalla retrocessione della scorsa stagione è quindi ha voglia di ripartire, con una rosa importante, costruita per tentare di risalire subito in Eccellenza. Nella prima giornata del torneo i granata saranno impegnati tra le mura amiche contro la Juvenilia Roseto.
In panchina la squadra cosentina è guidata dal giovane Mario Magarò. Il tecnico, classe 1994, nella passata stagione aveva guidato i granata nella parte finale del campionato di Eccellenza. Con lui alla guida la Morrone aveva collezionato 13 punti in 10 partite sfiorando l’accesso ai play-out, sfumato solo nell’ultima giornata di campionato dopo il ko di Isola Capo Rizzuto. Ai microfoni del nostro network Magarò ha fissato gli obiettivi stagionali: «Non siamo sicuramente i favoriti e dobbiamo avere l'umiltà intanto di salvarci il prima possibile, poi quello che viene è tanto di guadagnato. Secondo me abbiamo comunque una squadra competitiva - sostiene Magarò -, dobbiamo però essere bravi a capire che c'è bisogno di sacrificio in molte parti delle gare. Se riusciamo a fare questo ci possiamo togliere grosse soddisfazioni».
Alla vigilia del campionato, sono tante le squadre del girone A accreditate per i piani alti della graduatoria. Lo stesso Magarò fa il punto della situazione di un torneo che si preannuncia molto competitivo. «La DB Rossoblù Luzzi sicuramente è tra le favorite per l'organico che ha, ma ci sono anche altre squadre importanti come l'Aek Crotone, l'Altomonte, il Sersale e lo stesso Trebisacce. Non ci sono sicuramente squadre materasso e sono sicuro che sarà un campionato duro dalla prima all'ultima giornata. Poi - conclude il tecnico -, sarà il campo a dare i verdetti».