Le statistiche del torneo

Eccellenza: Alberto Criaco è il tecnico più bravo dopo un terzo del campionato

La matricola Brancaleone ha sorpreso tutti. Bene Nocera, Infusino e Galati. Ma ci sono anche delle insufficienze. Ecco i voti a tutti gli allenatori

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di R. S.
18 novembre 2022
11:00
Alberto Criaco, tecnico del Brancaleone (foto di Aldo Rossi)
Alberto Criaco, tecnico del Brancaleone (foto di Aldo Rossi)

Il campionato di Eccellenza è arrivato ad un terzo del proprio cammino. Tanta strada è stata fatta e molta ne rimane. Da sabato, con l’anticipo fra il Gioiosa Jonica e il Bocale, inizia la seconda parte del torneo e ci si avvia, comunque, verso la fine del girone di andata. Dopo dieci partite si può comunque tracciare un primo bilancio per quanto riguarda la figura degli allenatori. Via ai voti, allora, per quello che si è visto in questa prima parte del torneo.

Ok il Brancaleone di mister Criaco

Al solito è puntualmente complicato avere ragione del Brancaleone. E allora, per quanto ha detto finora il campo, il voto più alto spetta ad Alberto Criaco del Brancaleone (7,5). Per la sua squadra 15 punti in classifica sono tanta roba, se si pensa, soprattutto, che la rosa è più o meno la stessa dello scorso torneo di Promozione, rispetto al quale non ha avuto Gianni Galletta lì davanti e in estate ha registrato la partenza di Carbone. Giusto qualche innesto, ma nulla di più. Brancaleone sempre complicato da affrontare, tatticamente disciplinato e anche rognoso. E poi attenzione: questa squadra è micidiale sulle palle inattive. Si vede la mano del tecnico (il cui lavoro, maniacale, è ormai proverbiale), anche in virtù della rosa a disposizione e delle poche alternative.


Applausi per tre

Lì in alto c’è la Gioiese di Graziano Nocera. Ha un’ottima squadra, il tecnico viola, ma bisogna anche saperla guidare, saper motivare tutti e reggere la pressione dell’ambiente. La Gioiese è anche in semifinale di coppa e pure in questo caso Nocera ha fatto bene (voto 7).

Poi c’è la Morrone: squadra ringiovanita, fra l’altro senza i gol di Trombino. Eppure la formazione cosentina è lì a dare fastidio a tutti, a giocarsela ovunque senza problemi. Il progetto continua con esiti brillanti. Ancora una volta eccellente il lavoro di Paolo Infusino (7) e del suo staff. Il Gioiosa Jonica ha cambiato passo e, fra l’altro, proprio come la Morrone, è in semifinale di coppa. Il tutto con l’avvento di Galati (7 anche per lui) il quale gioca lì davanti con due under e ha dato la scossa giusta ad un gruppo che aveva iniziato male la stagione. Ha perduto solo contro la capolista.

Un lavoro apprezzabile

Il premio della sfortuna spetta a Claudio Morelli (6,5) per i numerosi infortuni subiti. Non ha mai potuto schierare la squadra disegnata in estate. Il distacco di -6 dalla vetta è maturato soprattutto per i punti perduti in casa, dove ha reso al di sotto delle aspettative, al contrario delle sfide in trasferta. Il bilancio rimane comunque positivo con il terzo posto e la semifinale di coppa.

Gregorace (6,5) ha dato allo Scalea un assetto compatto e ha portato anche la squadra in vetta. Ha perso qualche punto in maniera episodica e sono mancati i gol di Caruso, ma il bilancio è più che discreto. Umberto Scorrano (6.5 anche per lui) ha dovuto assemblare un gruppo nuovo in larga parte che ancora alterna alti e bassi, ma il Soriano ha dimostrato di potersela giocare ovunque e con chiunque. Identico voto per Viscardi del Rende (6,5): a parte un paio di elementi, ha solo giovani da schierare, eppure fra colpi a sorpresa e cadute inattese, sta lottando per la salvezza. L’inesperienza si paga, ma il campo finora ha detto che si può sperare.

Sufficiente

Non trova la giusta continuità lo Stilomonasterace: 4 ko in dieci gare impongono un ritmo migliore, anche se le 5 vittorie ottenute lo tengono nella parte sinistra della classifica. Giudizio sufficiente allora (6) per mister Caridi. Lo stesso voto va a Natale Iannì della Reggiomediterranea (6) ed è la media fra quanto ha detto e fatto sul campo la sua squadra (7) e quello che lui ha disfatto in panchina con un paio di squalifiche evitabili (5). Segnano tanto i reggini e subiscono poco: un dato che pesa, ma quando sono andati sotto nel punteggio, non sono mai riusciti a replicare. Perché?

Da rivedere

Ci sono grandi aspettative sull’Isola, però ha perduto gli scontri diretti con le prime tre e i quattro ko complessivi nei primi dieci turni producono un voto insufficiente per la squadra e per il mister Maiolo (5,5), pur viaggiando nella parte sinistra della classifica. I risultati non hanno aiutato Saladino (5,5) a Sersale, ma non ci è sembrato che la squadra fosse così arrendevole, tutt’altro. In questo caso gli episodi non hanno aiutato. Non è ancora decollato l’Acri e d’altronde mister Perri (5,5) si è ritrovato con una squadra allestita in corso d’opera.

Dopo un discreto avvio, si è smarrito il Gallico Catona e quindi spetta a mister Giovinazzo (5,5) capire cosa non va e come intervenire a dovere. Fra arbitraggi negativi e qualche episodio sfortunato, il Bocale non è riuscito a decollare, al di là dei propri errori e dei propri limiti. Laface (voto 5,5) non ha trovato il bandolo della matassa, anche perché si segna davvero poco: ha il peggior attacco del torneo.

Tecnico rivelazione nella passata stagione, Marasco non ha trovato le coordinate giuste al Gioiosa Jonica (voto 5) e lo stesso vale per Carnevale a Paola (5). In panchina da poco, non è possibile dare un giudizio su Lio e Gabriele.

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