Pronti, partenza, via

Giro d’Italia, quasi un secolo fa l’inizio della storia rosa sulle strade della Calabria

Nel 1929 Cosenza ospitò la prima tappa regionale in assoluto poi, nell'arco di oltre 30 edizioni, la prestigiosa gara ciclistica passò per tutte le altre provincie. Oggi e domani si aggiungeranno altre due tappe (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Anna Foti
12 maggio 2022
08:00

La Calabria torna protagonista dello storico Giro D'Italia con le tappe di circa duecento chilometri Palmi-Scalea e Diamante-Potenza, programmate rispettivamente per oggi e per domani. Una storia lunga quasi un secolo che appassiona come lo sport del ciclismo che ha espresso anche in Calabria molti talenti tra i quali il reggino Pepè Canale, il sidernese Roberto Sgambelluri e i cosentini Pino Faraca e Michele Coppolillo.

L'inizio di una storia lunga quasi un secolo 

Il Giro d'Italia iniziò a scrivere la sua storia calabrese nel 1929 quando a vincere le tappe Potenza - Cosenza e Cosenza - Salerno fu il signore delle Montagne, Alfredo Binda che tra gli anni Venti e gli anni Trenta di giri ne vinse cinque. La gara ciclistica competitiva su strada, nata nel 1909 da un'intuizione dei giornalisti Tullo Morgagni, Eugenio Camillo Costamagna e Armando Cougnet, tra le tre corse a tappe più prestigiose e attese del calendario ciclistico, con il Tour de France e la Vuelta a España, aveva già alla spalle diciassette edizioni e la pausa in concomitanza con la Grande Guerra tra il 1915 e il 1918.


Ma da quella ripresa, seppure con delle pause, il giro fece tappa nella nostra regione per oltre trenta edizioni. Già l’anno dopo, nel 1930 fu la volta di tre tappe di cui due interamente calabresi Reggio Calabria-Catanzaro, Catanzaro-Cosenza e Cosenza-Salerno. Sul podio salirono Luigi Marchisio, Domenico Piemontesi e Allegro Grandi. Il giro, fermatosi anche durante la Seconda Guerra Mondiale tra il 1941 e il 1945, tornò in punta allo Stivale dopo vent'anni, nel 1949, con la tappa Villa San Giovanni-Cosenza, in cui si impose Guido De Santi, e con la tappa Cosenza-Salerno, vinta da un altro campione del ciclismo Fausto Coppi, che poi conquistò il suo terzo Giro d'Italia imponendosi su Gino Bartali e Giordano Cottur. Con la tappa villese, dopo Cosenza e Catanzaro, il Giro d'Italia entrava anche nella storia di Reggio Calabria. Le uniche tappe calabresi del giro d’Italia negli anni Cinquanta furono Reggio Calabria-Catanzaro e Catanzaro Bari nel 1954, vinte rispettivamente da Nino Defilippis e Angelo Conterno.

Oltre trenta edizioni con tappe calabresi

Sei in tre Giri furono le tappe calabresi negli anni Sessanta: nel 1961 la Reggio Calabria-Cosenza, conquistata dello spagnolo Antonio Suarez Vasquez, e la Cosenza - Taranto vinta dall'olandese Piet Van Est; nel 1965 la Maratea-Catanzaro, conquistata dal belga Frans Brands, e quella interamente calabrese Catanzaro - Reggio Calabria vinta da Adriano Durante; nel 1967 la Reggio Calabria-Cosenza, vinta dal francese di origini polacche Jean Stablinski, e la Cosenza - Taranto, vinta dal belga Albert Van Vlierberghe. 

Nel 1972 Montesano-Terme, Cosenza-Catanzaro e Catanzaro-Reggio Calabria furono tappe vinte dal belga Roger De Vlaeminck, dallo svedese Gosta Pettersson e dall’italiano Attilio Benfatto. Il Giro, quell'anno, fu vinto dal belga Eddy Merckx che conquistò il podio anche nel 1973 e nel 1974. Fu ancora il belga Roger De Vlaeminck a vincere nel 1975 la tappa Bari-Castrovillari, mentre lo spagnolo Domingo Perurena Tellechea si aggiudicò quella Castrovillari-Padula. Sempre De Vlaeminck si aggiudicò la tappa calabrese Reggio Calabria-Cosenza nel 1976, mentre la Cosenza-Matera fu vinta dal belga Johan De Muynck. Il Giro d'Italia, quell'anno, fu vinto da Felice Gimondi. Nel 1980, la Palinuro-Campotenese e la Villapiana Lido-Lecce, vinte rispettivamente da Gianbattista Baronchelli e dal francese Yvon Bertin. Nel 1981 fu la volta di Moreno Argentin nella tappa Sala Consilina-Cosenza mentre la Cosenza-Reggio Calabria fu di Serge Parsani. Nel 1982 sulla Castellamare di Stabia-Diamante vinse Francesco Moser e sull’inedita tappa Palmi-Camigliatello Silano il francese Bernard Becaas. Nel 1985 vinsero Paolo Rosola, il portoghese Acacio De Silva Mora e Stefano Allocchio rispettivamente la Matera-Crotone, la Crotone-Paola e la Paola-Salerno. In questi anni il giro arrivarono anche nella città Pitagorica e a Vibo Valentia. Nel 1986 lungo la Villa San Giovanni-Nicotera si impose ancora una volta Gianbattista Barronchelli mentre le tappe Nicotera-Cosenza e Cosenza-Potenza furono vinte rispettivamente dallo statunitense Greg LeMond e da Roberto Visentini. Gli anni Ottanta si chiusero con lo svizzero Rolf Jarmann vincitore della tappa Scilla - Cosenza e con Stefano Giuliani vincitore di quella Cosenza-Potenza nel 1989.

Nel 1993 e nel 1995 vi furono gli arrivi alle Terme Luigiane, tappe rispettivamente vinte dal sovietico Dmitrij Konisev e dall'italiano Maurizio Fondriest, e la tappa Acquappesa Marina-Monte Sirino vinta dal ciclista spagnolo Cubino Gonzales. Nel 1996 il giro calabrese fu scandito da tre tappe: Metaponto-Crotone, Crotone-Catanzaro e Amantea - Monte Sirino vinte dallo spagnolo Angel Edo, dal francese Pascal Hervè e da Davide Rebellin. Nel 1997  Castrovillari è luogo di arrivo da Cava dei Tirreni e di partenza per Taranto, con nuova vittoria di Konisev e un primo posto per Mario Cipollini. Nel 1999 la Vibo Valentia-Terme Luigiane, vinta dal francese Laurent Jalabert, e Terme Luigiane-Monte Sirino vinta dal colombiano Jaime Gonzales Pico. Questo fu l'anno della squalifica per doping di Marco Pantani, che solo l'anno aveva trionfato nei giri d'Italia e di Francia, e di un'altra vittoria del Giro per Ivan Gotti. Nel 2000 Scalea nel cosentino fu punto di arrivo da Paestum con il polacco Jan Svorada vittorioso e partenza della tappa fino a Matera nella quale si impose ancora Mario Cipollini.

Oltre sessanta passaggi del Giro d'Italia in Calabria

La storia continuò nel 2003 con nuovo arrivo da Policoro alle Terme Luigiane con il campione Stefano Garzelli e poi a Vibo Valentia con l'australiano Robbie McEwen. Nel 2005, il Giro fu storico perché partì da Reggio Calabria. La prima tappa fino Tropea fu vinta da Paolo Bettini e le tappe Catanzaro Lido - Santa Maria del Cedro e Diamante - Giffoni Valle Piana, rispettivamente dall'australiano Robbie McEwen e da Danilo Di Luca. Nel 2008 Calabria nuovamente protagonista con le tappe Pizzo-Catanzaro vinta dal mannese naturalizzato britannico Mark Cavendish e la tappa Belvedere Marittimo-Contursi Terme dal russo Pavel Brutt. Nel 2011 nella Sapri-Tropea salì sul podio Oscar Gatto; nel 2013 arrivo inedito a Serra San Bruno da Policastro Bussentino con il primato di Enrico Battaglin e la tappa Cosenza-Matera nella quale trionfò il tedesco John Degenkolb. Questo fu l'anno della prima vittoria del Giro d'Italia del messinese Vincenzo Nibali.

Un salto di tre anni e il giro tornò in Calabria nel 2016 con la Catanzaro-Praia a Mare e Praia a Mare - Benevento, con le rispettive vittorie di Diego Ulissi e del ciclista tedesco Andrè Greipel e il secondo giro vinto dal messinese Vincenzo Nibali. Nel 2017, centesima edizione del Giro, le tappe Reggio Calabria - Terme Luigiane (Silvan Gillier) e Castrovillari-Alberobello (Caleb Ewan), nel 2018 Pizzo-Praia a Mare (Sam Bennett) e nel 2020 Mileto-Camigliatello Silano (Filippo Ganna) e Castovillari-Matera (Arnaud Demare).

Oggi e domani altre due tappe (Palmi-Scalea e Diamante-Potenza) nella nostra regione. E la storia Rosa in Calabria continua.

Giornalista
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