La frecciatina

Inzaghi esonerato dalla Salernitana, l’ex Reggina si sfoga sui social: «Sabatini? Le sue scuse non servono»

L'allenatore si congeda dalla società granata salutando i tifosi e la città: «Salerno mi è entrata nel cuore». Non mancano però le critiche al direttore generale: «Non vedo il senso di chiedere scusa su un proprio errore e tagliare la testa a un altro»

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di Redazione
12 febbraio 2024
22:33

«Il momento della separazione è sempre complicato, specie quando si subisce la decisione. Salerno in pochi mesi mi è entrata dentro». Inizia così il post pubblicato su Instagram da Pippo Inzaghi. Il tecnico che nella passata stagione ha guidato la Reggina in Serie B, si conceda così, dopo 18 panchine, dalla Salernitana. La società campana lo ha infatti esonerato, affidando la guida della prima squadra a Fabio Liverani. Fatale a Inzaghi è stata l'ennesima sconfitta, maturata venerdì scorso contro l'Empoli. 

«In giro per le strade i tifosi, la gente, mi fermano con rammarico e dispiacere per un saluto, una foto o una stretta di mano - continua Inzaghi nel suo post -. Io posso solo dire grazie per l'accoglienza, la stima e la fiduciaSalerno è una delle tifoserie più belle d'Italia»


L'ex allenatore della Reggina ha dunque augurato il meglio ai giocatori della Salernitana e lanciato qualche frecciatina alla società granata: «Sento la debolezza di una missione incompiuta non per mia volontà. Confermo che per due volte ho provato a scuotere l'ambiente dall'interno paventando le mie dimissioni, ma sono sempre stato persuaso a continuare: perché in fondo anche per me vale una sola frase: Fino alla fine».

Nel suo sfogo Inzaghi ha criticato soprattutto il direttore generale Walter Sabatini che, prima della conferenza di presentazione di Fabio Liverani, si era ad scusato con lo stesso Inzaghi («Mi scuso profondamente dal punto di vista umano e professionale», le sue parole). «A mio avviso il mercato è stato tardivo e non in linea - scrive l'allenatore - . A poco servono oggi le frasi consolatorie del direttore Sabatinianche perché non vedo il senso di chiedere scusa su un proprio errore e tagliare la testa a un altro».

«Io vivo per il calcio e per la lealtà che mi ha insegnato - scrive ancora il tecnico -  è per questo che amo la tifoseria, perché è leale e purtroppo è ciò che vorrei anche all’intero dell’ambiente ma forse sono utopico. Infine a poco servirebbe dire che la Dea bendata con noi ha girato la testa da un’altra parte. Ora spero tutto ritorni a girare come la piazza merita ed auguro ai miei giocatori di continuare il percorso di crescita iniziato 3 mesi fa assieme! Li abbraccio tutti con affetto, vi abbraccio tutti con affetto e sempre “macte animo”», conclude Inzaghi.

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