Lega Pro, Foresti carica il Catanzaro in vista della gara contro il Bari
VIDEO | Il direttore generale dei giallorossi a tutto campo, dal mercato agli obiettivi, passando anche per la strigliata dello scorso novembre alla squadra
Si avvicina l’ora del big match. La partita di domenica del Ceravolo vale moltissimo dal punto di vista del morale e della classifica. Il Catanzaro può avvicinare sensibilmente il Bari e, con una gara da recuperare, può provare a superarlo in classifica, conquistando così quella terza posizione che tanti vantaggi regala in ottica play off.
Arriva il Bari
Le sensazioni in casa giallorossa sono affidate al direttore generale Diego Foresti. E con lui si parte proprio dalla gara di domenica: «Visti i risultati di mercoledì, si presenta per noi l’opportunità di avvicinare il Bari, dovendo poi recuperare la gara contro la Cavese. Dobbiamo però rimanere sereni. Sappiamo qual è il nostro cammino e che da qui in avanti dobbiamo fare quanti più punti possibili».
Il campionato e gli obiettivi
Al Catanzaro resta il rammarico per aver perduto per strada punti pesanti, con i quali oggi le aquile sarebbero sicuramente appaiate all’Avellino per la seconda piazza. «Di punti ce ne mancano tantissimi – dice Diego Foresti – ma in particolare ne abbiamo lasciati per strada almeno cinque, sei, che avremmo ampiamente meritato di ottenere per quanto fatto sul campo. Ci aspettavamo comunque un campionato di questo genere: il nostro obiettivo è sempre stato quello di arrivare fra le prime quattro, ma è chiaro che una cosa è se arrivi secondo, un'altra se ti piazzi al quarto posto».
La strigliata
Tutti ricordano ancora le pesanti dichiarazioni del dg giallorosso dopo il pareggio con il Palermo al Ceravolo. A distanza di tempo abbiamo chiesto al diretto interessato il perché di quella strigliata e se la rifarebbe. Ecco la sua risposta: «È stata utile, perché eravamo in un momento nel quale eravamo fuori dai nostri standard. Avevamo incassato cinque reti a Terni e poi avevamo buttato via due punti contro un Palermo in nove. Ho ritenuto giusto e opportuno fare quel che ho fatto. E se ho agito in quel modo è perché sapevo di avere di fronte una squadra intelligente, che avrebbe compreso e che sarebbe stata subito in grado di rialzare la testa, cosa che si è puntualmente verificata». Una squadra «ci tengo a sottolinearlo, formata da uomini e non da ragazzini».
Il mercato invernale
Tanti movimenti a gennaio per il Catanzaro, in uscita e in entrata. Ma dei nuovi, non tutti hanno avuto modo di mettersi in mostra. Per Diego Foresti «bisogna lasciare finire la stagione per poter dare un giudizio. Un calciatore che non ha ancora giocato oggi e che magari risolve una o due partite nei play off, penso sia importante quanto un calciatore che ha disputato 34 partite». Ed inoltre: «È chiaro che ci sono calciatori che sono entrati subito nel sistema di gioco del mister, vedi Porcino e Scognamillo, altri invece un po’ meno, ma sono convinto che ci daranno tanto nella fase dei play off».
Gli errori arbitrali
Il Catanzaro non è stato particolarmente fortunato in alcune gare, con episodi particolarmente eclatanti (fra le tante, le partite con Avellino, Teramo e prima ancora Viterbese). La società ha manifestato il proprio disappunto, ma «dopo l’ultimo episodio, sia io, sia il presidente Noto, abbiamo ritenuto di non parlarne più, sperando di essere più fortunati in tal senso. Gli episodi negativi sono stati tanti. Tutti dicono che gli errori si compensano. Noi al momento siamo in credito, però non cerchiamo alibi e guardiamo oltre».
La serie B
Questa piazza, questa società, sono pronte per la Serie B? Diego Foresti spiega che «Catanzaro è pronta per la serie cadetta da 20 anni! Ma al momento non ci pensiamo, perché dobbiamo andare avanti così come stiamo facendo. Fra l’altro ci siamo messi in una posizione tale, che adesso buona parte del nostro destino dipende solo da noi stessi».
Sulla Serie B, il dg giallorosso aggiunge: «Ci teniamo tutti a regalare la categoria superiore alla piazza, alla società, al presidente e posso assicurare che daremo il massimo fino alla fine, per ottenere un qualcosa che rimarrà nella storia. Poi, se non dovessimo riuscirci, ci riproveremo il prossimo anno. Però adesso pensiamo al Bari».
La conclusione
Ed allora ecco, appunto, la sfida di domenica in un Ceravolo purtroppo chiuso al pubblico, altrimenti lo stadio darebbe stato pieno in ogni ordine di posto. «La partita di domenica non è decisiva perché mancano ancora otto giornate, ma il passo da fare domenica con una vittoria – conclude il direttore generale Diego Foresti – sarebbe un passo importante».