Conferenza stampa straordinaria in cui si è espresso anche il sindaco Fontana: «Situazione gravosa, ma salviamo questa squadra»
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Il futuro del Locri è ancora avvolto in un limbo e in un oblio che a tratti fanno paura e che non sommergono le concrete preoccupazioni in merito all'iscrizione del Cavallo Alato al prossimo campionato di Eccellenza. Come noto, qualche settimana fa è stato consegnato il titolo al Comune per via delle difficoltà economiche in cui versa il club e che minacciano il futuro calcistico amaranto. In merito a ciò, e in seguito a una conferenza stampa straordinaria, si sono espressi il sindaco di Locri Giuseppe Fontana e Antonio Tropea, storico dirigente del club.
Il sindaco fa chiarezza
A iniziare l'intervento è il primo cittadino Fontana che non ha usato mezzi termini nell'esporre l'attuale situazione: «Questa situazione per me è un grande dispiacere e denota anche come il calcio dilettantistico abbia delle criticità e quindi bisognerebbe interrogarci innanzitutto come gestire una società di calcio in maniera sana. Una crisi societaria come questa di un club blasonato come lo è il Locri porta scoramento in tutta la città e in una piazza che da sempre è vicina al calcio e a questi colori».
E ancora: «Mi è stata consegnata la squadra con una Pec ufficiale il 18 giugno e il 24 dello stesso mese mi sono premurato di nominare un commissario che potesse gestire e fare una ricognizione della condizione debitoria per cercare di informare eventuali imprenditori e per non perdere così un patrimonio sportivo per la nostra città. Dunque ho individuato in Antonio Tropea il soggetto giusto che potesse fare questo tipo di lavoro e dopo le sue puntuali attività siamo riusciti ad avere un quadro chiaro della situazione e che è sicuramente pesante».
La questione debiti
Ecco allora l'entità delle pendenze: «Bisogna innanzitutto dividere due tipi di debiti - continua il sindaco - uno è di tipo federale e l'altro tributario. I debiti federali ammontano a circa 200 mila euro, ma è anche vero che sono state pagate buona parte delle spettanze ai calciatori. Anche per quel che riguarda i debiti tributari la situazione è abbastanza gravosa dal momento che parliamo anche qui di circa 200 mila euro. C'è da dire che questo tipo di debito (federale) non è riconducibile all'ultima gestione societaria ma si trascina da anni. Il debito tributario ha invece origini dovute anche all'ultima gestione. Lancio un appello a chiunque fosse interessato, perché la città ha voglia di calcio».
Il punto di Tropea
Ugualmente chiaro e preciso anche Antonio Tropea: «Ho provveduto a fare un punto chiaro della situazione e, dietro una serie di telefonate con calciatori e tesserati, siamo riusciti a portare i debiti federali da 200 mila euro a 142 mila euro. Purtroppo so che questa situazione rallenta parecchi potenziali imprenditori, ma è già un passo avanti. I debiti tributari, invece, sono cifre che non riguardano l'attuale gestione ma parliamo degli anni intorno al 2016-2017-2018. Ci potrebbe essere la possibilità di salvare il titolo, anche se capsico che il debito non è di entità piccola. Mi auguro che ci sia qualcuno disposto ad avvicinarsi e salvare il Locri».