Mountain bike, Reggio tappa del trofeo dei parchi naturali: ecco l'Aspromarathon

VIDEO | La manifestazione organizzata dall’asd rolling bike ha visto il trionfo del colombiano Diego Arias seguito dal campione del mondo Hector Leonardo Paez. Sul podio anche la vibonese Domenica Mazzeo

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di Anna Foti
17 maggio 2021
20:04

È stato il colombiano Diego Arias, già due volte campione nazionale nel suo paese di origine e in Italia ormai dal 2012, a vincere l’Aspromarathon a Reggio Calabria, tappa del trofeo nazionale dei Parchi Naturali, tra i più longevi nella specialità ciclistica della mountain bike. Un’esperienza sportiva e naturalistica di grande intensità, ormai sempre molto attesa, organizzata dall’asd Rolling Bike di Reggio Calabria, che abbraccia sei regioni, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia con i suoi parchi. La Calabria presenzia in questi percorsi con quattro tappe su dieci: la prima svoltasi a Reggio nel parco Aspromonte, attraversando piano Sant’Andrea, contrada San Bruno e contrada Previtera, Redentore, passo Arasì e Serpentone, e le altre tre in programma nei prossimi mesi a Frascineto, Terranova di Pollino e Camigliatello Silano.

Con il team giant polimedical, il campione Diego Arias si è aggiudicato per la seconda volta (la prima nel 2019) il massimo podio del percorso marathon. Questa seconda tappa a valenza nazionale, la prima calabrese, ha visto salire sul secondo gradino del podio il due volte campione del mondo Marathon, Hector Leonardo Paez, alla sua prima Aspromarathon. Anche lui è colombiano da diversi anni in Italia e anche lui corre per il team Giant Polimedical. «Un percorso bello, duro e anche impegnativo, con discese da praticare con attenzione. Mi sono divertito e mi congratulo per l’organizzazione di questa bella manifestazione sportiva che in questo territorio dal grande potenziale può certamente crescere moltissimo», ha commentato il campione del mondo Hector Leonardo Paez, giunto secondo in questa gara.


Sul terzo gradino del podio Marathon, Christian Cominelli (Scott Racing team). Due i circuiti predisposti, con partenza e arrivo all’Arena dello Stretto di Reggio Calabria. Con il Marathon, lungo quasi 62 km, anche il GranFondo di 40 km, rispettivamente con 2200 km e 1250 metri di dislivello. Sul podio del Granfondo Roberto Semeraro (Team Eracle), primo classificato seguito da Concetto Giannì (Asd Driz Bikers 3000) e Gianluca Mancuso (Special Bikers Elios Team). «Si tratta di un circuito in crescita poiché ad animarlo sono associazioni sportive con molti atleti che danno lustro alla manifestazione. Sono di diverse nazionalità ormai affiliati a team italiani. Quest’anno si erano iscritti 540 atleti con 10-15 donne di cui una maltese. Per contrattempi e infortuni in griglia di partenza se ne sono posizionati 460. La nostra tappa è una delle gare a valenza nazionale e ogni anno siamo impegnati con il massimo rigore per l’organizzazione che, in questo frangente, impone anche la ferrea osservanza del protocollo anti-covid», ha spiegato Roberto Mucciola, presidente dell’asd Rolling Bike che ha organizzato la tappa reggina.

«Un percorso faticoso, con salite ripide, ma molto bello, pedalabile e soprattutto ricchissimo di panorami meravigliosi fino alla Sicilia. La vittoria è certamente una bella emozione però ciò che importa è arrivare. Ogni volta partiamo sempre senza sapere se torneremo con la bicicletta intera e con le ossa tutte al loro posto, quindi per me è sempre bello arrivare insieme agli altri», ha raccontato la prima classificata nella categoria Marathon, Alda Sinardo, trentanovenne di Caltagirone, in sella alla sua mountain bike dal 2012. Sul podio Marathon con Alda Sinardo (Asd Mongibello Mtb Team), la collega di team Elizabeth Simpson e Nunzia Gammella (Asd Bike Sport Team). Le prime tre classificate invece per il Granfondo sono state Domenica Mazzeo (Asd Falchi Cycling), Oriana Damiri (Team Bike 2000 Messina) e Giovanna Foti (Asd Cycling Rhegium Team).

«Un percorso abbastanza duro, con discese finali molto tecniche che mi hanno appassionato particolarmente. Una bellissima gara. Mi congratulo con gli organizzatori. Un percorso ben segnalato. Sono stata sempre una sportiva ma solo cinque anni mi sono appassionata alla mountain bike. Ho il grande rammarico di averla scoperta un po' tardi», ha raccontato Domenica Mazzeo, quarantaduenne di Vibo Valentia, prima classificata nella categoria GranFondo.

«Una gara davvero molto bella. Ho considerato un privilegio poter correre su questi percorsi e con questo sfondo meraviglioso. Ho iniziato a pedalare da poco tempo e sono davvero contenta di aver partecipato a questa gara e di aver conseguito questo secondo posto che dedico a mio nonno, scomparso proprio in questo giorno di nove anni fa», ha dichiarato la diciottenne messinese Oriana Damiri.

 

 

Giornalista
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