A Reggio Calabria 30 ore di nuoto solidale per i bimbi autistici

VIDEO | I fondi ricavati con la staffetta saranno donati alle famiglie che hanno difficoltà a far curare i propri bambini affetti dalla sindrome del disturbo dello specchio autistico

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di Giovanni Verduci
30 marzo 2019
11:28

C’era la fila davanti all’ingresso della piscina Apan di Reggio Calabria. C’era la fila e gli spalti erano pieni, perché si doveva rispettare un appuntamento speciale: la giornata della solidarietà. Reggio Calabria era in staffetta con altre undici città italiane, come Roma, Firenze o Torino, per aprire uno squarcio di luce sui problemi dei bambini autistici. Grande è stata la collaborazione dei proprietari della piscina e dei dirigenti della società sportiva "Pianeta sport".

Tutti in acqua per solidarietà

In acqua sono scesi grandi e piccolini, ragazze e ragazzi atleti e semplici appassionati per passarsi il testimone dell’Abbracciata collettiva: 30 ore non stop di nuoto solidale.


Tutto si muove grazie all'impegno di Anna Arena

Per Anna Arena, coordinatrice regionale del progetto, si tratta di “un momento importante di solidarietà per portare all’attenzione delle istituzioni i problemi che vivono le famiglie che hanno bambini autistici in casa”. Tutti i partecipanti hanno comunicato il proprio nome ed i metri percorsi in vasca all’assistente bagnante. Un modo per condividere con loro, una piccola parte del percorso della loro vita e per sensibilizzare le istituzioni.

Il ricavato per aiutare le famiglie

Tutto il ricavato sarà donato alle famiglie che ne hanno bisogno per offrire ai propri figli la possibilità di curarsi meglio. Un momento importante cui hanno preso parte le scuole cittadine e che la Città dello Stretto si prepara già ad ospitare anche il prossimo anno.

Un segno di vicinanza e di condivisione attraverso lo sport che riesce ad abbattere le barriere e a rendere tutti uguali. In particolare il nuoto e l’attività in acqua, attraverso la TMA metodo Caputo Ippolito, offre grandi opportunità di integrazione e di rieducazione. 

Il metodo TMA Caputo-Ippolito utilizza l’acqua come attivatore emozionale, sensoriale e motorio: attraverso un intervento individualizzato, aiuta a sviluppare una relazione significativa superando i disturbi della comunicazione, relazione, e generalizzati connessi all’autismo. 

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