Rende Calcio, inizia l’era Andreoli: «Determinato a fare bene»

Dopo Trocini e Modesto un’eredità pesante che il nuovo tecnico raccoglie come una sfida esaltante: «Farò di tutto per continuare la tradizione».

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di Redazione
18 giugno 2019
11:51
A sinistra l’allenatore in seconda Tricarico, il tecnico Andreoli, il presidente Coscarella,  il preparatore atletico Fucci e il preparatore dei portieri Lanza
A sinistra l’allenatore in seconda Tricarico, il tecnico Andreoli, il presidente Coscarella, il preparatore atletico Fucci e il preparatore dei portieri Lanza

«Abbiamo voluto riportare i valori umani al centro del progetto Rende». Così il presidente del Rende Calcio Fabio Coscarella ha dato il via al nuovo corso biancorosso che vede il tecnico Angelo Andreoli al timone della prima squadra. A coadiuvare il lavoro del nuovo allenatore ci saranno Andrea Tricarico nel ruolo di secondo, il professor Armando Fucci che sarà il preparatore atletico e Daniele Lanza preparatore dei portieri.

«Con la scelta di mister Andreoli abbiamo voluto riportare al centro di tutto i valori che hanno da sempre contraddistinto il Rende e che erano stati smarriti nella seconda parte dello scorso campionato – prosegue Coscarella – La squadra è stata trattata come una bella donna da portare a cena e poi salutare il giorno dopo. Questo, siamo sicuri, non dovrà più succedere e la scelta fatta va in questa direzione. Sappiamo bene che ci aspetta una stagione importante con tanti cambiamenti ma questo in ci spaventa, anzi ci invoglia a stare ancora più vicino al mister per fare bene».


«Farò di tutto per continuare la tradizione»

Emozionato ma già determinato il tecnico Angelo Andreoli che già in passato è stato seduto sulla panchina del Rende. «Per me si tratta dell’occasione professionale più importante e farò di tutto per ripagare la fiducia che il presidente ha riposto in me – le prime parole da tecnico biancorosso – Ho tanta voglia di cominciare questo nuovo percorso perché da subito ho avuto l’impressione di essere entrato a far parte di una famiglia». Un’eredità pesante che il nuovo tecnico raccoglie come una sfida esaltante: «Sia Trocini che Modesto hanno fatto bene in un ambiente ideale per fare calcio. Farò di tutto per continuare la tradizione». Impostazione tattica, moduli, tutti concetti che Andreoli affronta in maniera marginale: «L’idea è quella di un 4-2-3-1 di partenza che dovremo essere bravi a variare anche a gara in corso. Ovviamente i numeri e i moduli devono essere adattati sulle caratteristiche dei giocatori e sull’andamento delle partite».

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