Serie A, stadi di nuovo aperti da oggi: mille persone per ogni partita
Via libera dal Governo. In vista del nuovo Dpcm del 7 ottobre si lavora per trovare una soluzione anche per serie B, C, e Lega Pro. Il ministro Spadafora: «Il mio obiettivo consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e categorie»
A mesi di distanza dalla chiusura e dopo svariate partite disputate a porte chiuse, riaprono gli stadi. Solo quelli di serie A, però. Da oggi sugli spalti potranno esserci mille persone per ogni incontro. È quanto stabilito in una videoconferenza organizzata dal ministro Francesco Boccia, che ha convocato il presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini, in presenza dei ministri Speranza e Spadafora.
Si parte subito con i mille ingressi della serie A, si lavorerà da qui al 7 ottobre per dare un contributo condiviso tra governo e regioni in vista del prossimo Dpcm, anche in base alle valutazioni di ministero della Salute e Cts della curva epidemiologica, dopo l'apertura delle scuole, per definire una percentuale di ingresso che tenga conto della capienza degli impianti per ogni disciplina sportiva.
«Il mio obiettivo è quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie - ha poi spiegato su Facebook il ministro delle politiche giovanili e dello Sport Vincenzo Spadafora - arrivando a definire un protocollo unico che preveda una percentuale di spettatori in base alla capienza reale degli impianti: l’impegno che ci siamo presi durante l’incontro è quello di metterci subito al lavoro su questo. Occorre mantenere cautela, rigore e attenzione per riaprire bene, gradualmente, e non essere costretti a chiudere di nuovo: il quadro epidemiologico a livello europeo non è incoraggiante, noi dobbiamo stare attenti ed evitare precipitose fughe in avanti».
«Il Comitato Tecnico Scientifico, su mia forte insistenza e dopo aver valutato nei giorni scorsi non ancora applicabile il protocollo della Lega Serie A, ha finalmente aperto uno spiraglio consentendo agli eventi sportivi 'singoli' di avere fino a 1000 spettatori - ha proseguito Spadafora su Facebook -. Ha espresso ancora un no secco alla presenza di migliaia di spettatori agli 'eventi continuativi', tipo i campionati, accettando però la richiesta del Dipartimento per lo sport di aprire un percorso comune in vista del prossimo DPCM, che entrerà in vigore dal 7 ottobre, anche alla luce dell’analisi dei dati successivi all’apertura delle scuole. Nel frattempo i presidenti di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto hanno autonomamente deciso di aprire ai 1000 spettatori anche le partite di Serie A che si terranno sul loro territorio».
È per tale motivo che ieri pomeriggi è stata poi convocata una riunione con i presidenti di Regione, spiega il ministro, e «al fine di non fare disparità tra le squadre e come sperimentazione in vista delle prossime aperture - continua -, ho chiesto che questa decisione venisse estesa a tutto il territorio nazionale. Ringrazio il Ministro Speranza e i presidenti delle Regioni per aver condiviso questa linea. In vista della ripresa degli altri campionati valuteremo una soluzione equa anche per la serie B, C, e Lega Pro», ha concluso Spadafora.