Serie B, alle origini della crisi della Reggina: nervosismo e attacco flop

VIDEO | Preoccupano tenuta mentale e sterilità nel reparto avanzato. La squadra in ritiro al Sant'Agata in vista del match verità contro il Brescia

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di Ilario  Balì
2 dicembre 2020
10:22

Un solo successo, quattro pareggi e altrettante sconfitte. È lo score da incubo della Reggina in questo primo scorcio di stagione nel campionato di serie B. Un bilancio in negativo per il club del presidente Gallo, partito con ben altre ambizioni grazie ad una campagna acquisti grandi firme e ritrovatosi dopo una decina di partite nelle sabbie mobili della zona play out.


 

La squadra da qualche giorno è chiusa nel bunker del Sant’Agata per preparare al meglio la decisiva sfida di sabato prossimo al “Granillo” contro il Brescia. A preoccupare è la tenuta mentale dell’undici di Toscano nei momenti topici delle partite. L’eccesso di foga, con ben tre espulsioni contro Spal, Empoli e Monza, ha inciso in maniera decisiva sull’esito di gare che gli amaranto avrebbero potuto gestire e portare a casa senza patemi d’animo. A questo si aggiunge la sterilità del reparto avanzato, con soltanto 8 reti all’attivo in nove partite, tre delle quali realizzate da Liotti, che di mestiere fa il terzino.

 

Insomma urge svoltare e magari infilare una serie di risultati positivi per uscire fuori dalla crisi. A Toscano il club ha rinnovato la fiducia nonostante le cinque sconfitte consecutive e soltanto un crollo verticale da qui a Natale potrebbe far ricredere i dirigenti amaranto. Il tempo per recuperare il terreno perduto non manca, ma da adesso in poi per la Reggina sarà vietato sbagliare.

Giornalista
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