Solo un piccolo incidente di percorso per il Sambiase che, nella nona giornata del campionato di Serie D (girone I) cade sul campo dell'Athletic Palermo per 2-0, interrompendo una striscia di sette risultati utili consecutivi. La compagine giallorossa rimane comunque col fiato sul collo alle zone alte. Di questo se ne è parlato a Zona D (RIVEDI LA PUNTATA), format di LaC TV che ha visto come ospite il direttore sportivo del Sambiase, Nicola Samele.

Il bilancio del ds Samele

Il ds inizia con un bilancio generale del campionato: «Non c'è un ammazza-campionato come negli anni precedenti e secondo me non ci sarà fino a fine stagione. Di conseguenza si è abbassata anche la media punti per vincere il campionato che, adesso, è aperto anche a possibili outsider che prima non erano accreditate al primo posto. La Reggina può rientrare nella lotta al vertice, ma ha bisogno di un filotto di vittorie consecutive perché, con una media punti più bassa, bastano due o tre vittorie di fila per rientrare nel giro. Inoltre la compagine amaranto è forte e, probabilmente, a inizio stagione ha pagato la pressione di dover vincere per forza, ma adesso con il cambio di allenatore non hanno più alibi. Quanto alla Vibonese, diciamo che è una squadra importante e costruita per fare bene. Secondo me può giocarsi il campionato fino alla fine».

Un progetto che prosegue

Il focus si è poi spostato sul suo Sambiase, costretto al momento a giocare allo stadio D'Ippolito le sfide casalinghe: «La speranza è quella di riavere al più presto il Gianni Renda, ancora inaccessibile per i lavori alla tribuna e agli spogliatoi ma penso sia ancora lunga. Il presidente Folino e tutta la società inoltre si sono fatti carico di queste spese improvvise, ma il comune non ha messo soldi».
Un progetto, quello giallorosso, che prosegue: «Il minimo comune denominatore rispetto alla scorsa stagione - prosegue Samele - è la società che non fa mancare nulla. quest'anno abbiamo confermato il blocco difensivo ma abbiamo cambiato quasi tutto, dall'intero staff tecnico ai calciatori puntando soprattutto sul locale e sui campionati minori, ovvero dall'Eccellenza alla Seconda Categoria. Tutte scelte che, al momento, ci stanno ripagando bene. Umbaca e Ferraro? Abbiamo provato a trattenerli, ma hanno scelto di prendere altre strade anche per migliorare le loro prospettive di fare campionati importanti. Noi, attualmente, siamo contenti di quelli che sono arrivati».