In conferenza stampa il tecnico amaranto carica il gruppo: «Non possiamo sbagliare, abbiamo fame e ci sentiamo pronti per il salto di categoria». E chiama la città al Granillo: «Mi auguro che in tanti vengano allo stadio»
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Il tecnico amaranto Bruno Trocini
Alla vigilia della semifinale playoff contro la Vibonese, Bruno Trocini trasmette fiducia e determinazione. Il mister guarda già alla possibilità di un ripescaggio, ma prima c’è da vincere sul campo. Barillà resta in forte dubbio per un problema al ginocchio, ma il capitano non vuole mancare all’appuntamento più importante della stagione.
La Reggina si gioca tutto. Domenica, al “Granillo”, andrà in scena la semifinale playoff del Girone I di Serie D contro la Vibonese. Un incrocio già vissuto tre volte in questa stagione, sempre con esito favorevole agli amaranto, ma che ora vale molto di più. Bruno Trocini lo sa bene e, alla vigilia della sfida, ha voluto trasmettere energia e fiducia, rivolgendosi tanto alla città quanto alla sua squadra.
«Mi auguro che i tifosi vengano in tanti allo stadio», ha dichiarato il tecnico. «La città è sempre stata vicina alla squadra e adesso c’è un play off da vincere che può riportare la Reggina in Serie C. Sono convinto che qualche posto in C ci sarà e dobbiamo farci trovare pronti. Non possiamo sbagliare».
L’allenatore amaranto guarda avanti, ma resta concentrato sul presente. La squadra arriva all’appuntamento con grande determinazione, nonostante qualche acciacco: «Questa squadra ha sempre saputo andare oltre le difficoltà», ha spiegato Trocini. «I ragazzi sono motivatissimi, hanno fame. Sentiamo di meritarci la Serie C e metteremo tutta la nostra rabbia in campo per conquistarla».
Tra i dubbi dell’ultima ora c’è Antonino Barillà. Il capitano, alle prese con un problema al ginocchio, sta facendo di tutto per esserci: «Il ginocchio è gonfio, ma stringe i denti e vuole esserci», ha rivelato il mister. «Deciderà lui stesso se sarà in grado di scendere in campo».
Oltre a Barillà, resta indisponibile Vesprini, ancora indietro di condizione, mentre Urso è rientrato in gruppo dopo un lutto familiare. La Reggina, però, si affiderà alla forza del collettivo e al calore del “Granillo”, pronto a spingere la squadra verso la finale.
Sul piano emotivo e sul bilancio stagionale, Trocini ha voluto chiarire: «Io non parlo di fallimento. L’ambiente è deluso, ma la squadra ha dato tutto. Abbiamo sbagliato poco. Se ho un rammarico, è non essere stato qui dall’inizio. Fino a pochi minuti dalla fine della partita con il Siracusa speravo ancora nella promozione diretta».
E a proposito del futuro, il tecnico non si nasconde: «Ora siamo concentrati sui playoff. A fine stagione, se la società vorrà parlare, io sono felice di restare. La Reggina ha tutto: infrastrutture, storia, numeri e risultati. Se non la Reggina, chi dovrebbe andare in Serie C?».
Reggina–Vibonese è l’atto quarto di una sfida che in questa stagione ha sempre premiato gli amaranto. Ma stavolta è diverso: è una gara secca, dentro o fuori. In caso di parità al termine dei 90 minuti si andrà ai supplementari. Se il punteggio non cambierà nemmeno dopo 120 minuti , passerà la squadra meglio classificata: la Reggina. Ma Trocini non vuole pensarci. Vuole vincere. Con la forza del gruppo, con la spinta del “Granillo”, con il cuore del suo capitano. E con un sogno chiamato Serie C ancora da inseguire.