Al centro un'articolata frode fiscale di oltre 365 milioni di euro nel settore del commercio delle materie plastiche. Perquisizioni anche a Reggio Calabria
La Cassazione chiede una rivalutazione alla Corte d’Appello di Catanzaro, rilevando l’assenza dell’elemento psicologico nella condotta addebitata al maresciallo dei carabinieri forestale
Dai racconti del pentito Francesco Fortuna emergono gli intrighi dietro la faida tra Patania e Piscopisani e il ruolo del Supremo che bollò quelle rivelazioni come «menzogne» e chiese ai due clan di mantenere buoni rapporti
Il 38enne arrestato da latitante nel 2018 in Germania appena scarcerato si sarebbe messo in contatto con gli uomini del mandamento di San Lorenzo per avviare nuovi smerci di droga. Il monitoraggio del porto di Gioia Tauro: «Ecco le cosche che comandano nello scalo»
Nella maxi operazione antimafia emergono i legami tra cosche sulle sponde opposte dello Stretto. Il procuratore nazionale antimafia Melillo: «La mafia cerca contatti con chi gestisce le rotte internazionali»
Il gup di Catanzaro ha confermato quasi interamente l’impianto accusatorio della Dda. Pene alte per i presunti “reggenti” delle cosche attive nella piana di Sibari
Nei verbali dell’ex killer ora pentito Francesco Fortuna c’è il racconto del tentativo (fallito) della cosca di Sant’Onofrio di allargarsi nella riscossione delle estorsioni. Il caso dell’azienda dei D’Amico che pagava il pizzo cambiando assegni: «Trattenevamo una percentuale»
Lascia il suo ruolo politico dopo le dichiarazioni dell’ex capo ultrà dell’Inter Andrea Beretta che ha riferito di rapporti con la sua azienda nel corso di un interrogatorio
Il collaboratore Fortuna racconta il tentativo dei Bonavota di mediare nella guerra con i Piscopisani. Le regole della ‘ndrangheta quando si sigla una tregua. Il proposito (fallito) di uccidere i figli del boss Fortunato Patania
Nel borgo sullo Jonio catanzarese «la società civile è sconvolta e sconfortata». L’assalto di un consigliere comunale alle telecamere di Striscia prova che la tensione è alta. Ma un gruppo di associazioni prova a ragionare: «Qui una grande storia di lotte e solidarietà, continueremo a portare avanti i nostri progetti»
Al 68enne facente parte di un gruppo criminale e già condannato per associazione a delinquere è stata applicata anche la misura dell’obbligo di soggiorno a Gioia Tauro. “Movimentati” decine di milioni di euro
Nella chiusura indagini dell’inchiesta Sahel la Dda ipotizza il concorso esterno in associazione mafiosa e la rivelazione di segreto d’ufficio a carico di Renato Guarnieri. Nel 2022 avrebbe svelato l’esistenza di un’indagine
La Dda di Catanzaro ha notificato la conclusione dell’inchiesta Sahel che racconta la rimodulazione degli assetti criminali intorno alla famiglia Martino. Tutte le accuse dei magistrati antimafia
La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la condanna per concorso esterno nei confronti di Giuseppe Paladino. Per l’accusa, avrebbe favorito la consorteria Cerra-Torcasio-Gualtieri
Il 19 febbraio il maxi processo alla ’ndrangheta vibonese tornerà in Calabria ma non c’è ancora una soluzione definitiva dopo la protesta dei penalisti. Oggi udienza fiume di oltre dieci ore
Dai brogliacci dell’inchiesta Ostro emerge l’esistenza di un manoscritto con le somme versate da tutti i sodali. Diciassettemila euro in pezzi da 20 e da 10 consegnati in 24 ore
VIDEO | Letto un documento delle Camere penali, poi i legali sono usciti per mezz’ora per dire no al gigantismo giudiziario e alla delocalizzazione delle udienze
VIDEO | L’arsenale e la droga erano in bidoni sotterrati a due metri di profondità, necessario l’uso di una escavatrice per tirarli fuori. Per gli investigatori, il ritrovamento rappresenta un duro colpo alla ‘ndrangheta
Dalle chat criptate emergono i contatti per recuperare la cocaina nei container a Livorno, Genova, Salerno e Gioia Tauro. Presunti contatti con uomini delle forze dell’ordine anche nello scalo di Roma
Il giovane, cugino dell’attore Raoul Bova, fu assassinato in pieno centro a colpi di pistola. Cataldo punta il dito contro Domenico Cordì, all’epoca minorenne, figlio del defunto boss Antonio “il ragioniere”. Accertamenti in corso
Il racconto ai magistrati della Dda: «A Gallico affari condivisi tra Molinetti e Corso». I retroscena sulla Festa della Madonna e i banchi «controllati da esponenti della criminalità organizzata»