Nella deposizione del collaboratore Antonio Accorinti il “confronto” con Costantino Trimboli, le minacce alla madre del collaboratore e i contatti con Pasquale Anastasi e Vincenzo Calafati
Argomento: ANTONIO ACCORINTI
Il collaboratore di giustizia svela in aula il progetto ai danni di un investigatore dell'Arma che prestava servizio a Briatico: «Il piano era di eliminarlo in mare mentre faceva pesca subacquea»
Il racconto del collaboratore di giustizia Antonio Accorinti sulle diverse tornate elettorali nel centro costiero del Vibonese. I presunti incontri con l’ex sindaco Niglia e le dinamiche del sostegno elettorale dal 2003 sino all’attuale amministrazione
L’intervento del boss Damiano Vallelunga dopo l’intimidazione al villaggio turistico, il controllo mafioso a Briatico e quella volta che Barbieri e Bonavita cercarono di fregare la famiglia del collaboratore Accorinti. Che confessa: «Ero dipendente dalla cocaina come molti del mio gruppo»
La mazzetta al Club Med di Pizzo, la benzina per l’avvocato, l’ingerenza di Pantaleone Mancuso e l’appoggio elettorale a Stillitani «senza esporsi troppo». Ecco cosa ha detto in aula il collaboratore Antonio Accorinti
Le rivelazioni di Antonio Accorinti sulla presenza del gruppo Niglia e del clan Bonavita, sui malumori per l’accordo criminale con i Melluso e l’ingerenza del capo del locale di Zungri sulle elezioni comunali del 2005
Nel processo Maestrale il collaboratore di giustizia ha rievocato le attività del gruppo criminale che stava col boss di Zungri. La storia del delitto di Roberto Soriano («non hanno trovato nemmeno l’aria»), il rapporto controverso con la cosca Anello e gli omicidi trasversali
Nel corso del controesame del collaboratore di giustizia sono stati ripercorsi i rapporti che il pentito aveva col boss di Zungri. L'episodio in cui spaccò la testa a un ragazzo con il calcio di un pistola, il «fedelissimo» Gregorio Niglia e il giorno in cui Luigi Mancuso diede il placet per uccidere l'acerrimo nemico
Prosegue il controesame del collaboratore di giustizia nel processo Maestrale. Il pentito accusa Cichello di essere «factotum e chauffeur» del capoclan e l’avvocato dell’imputato annuncia querele per diffamazione mentre l’accusa disinnesca i «toni intimidatori»
Nel corso dell’udienza, il presunto boss di Zungri ha chiesto la parola preannunciando che i suoi legali avanzeranno la richiesta nei confronti del presidente del collegio
L’ex reggente della cosca di Briatico: «Ci mandò il materiale tramite Prostamo e gli abbiamo fatto un favore per i rapporti che avevamo al Club Med di Pizzo». Un uomo dei Mancuso si rifiutò di favorire il candidato e il boss Pantaleone ne fu «infastidito»
Antonio Accorinti racconta il sistema con cui le cosche gestivano le strutture: «Sul Club Med avevamo l’esclusiva: gli Stillitani avevano margini di manovra ma su alcuni settori decidevano le cosche»
Il figlio ribelle del boss di Briatico: «Guadagnavo mille euro al giorno». Su politici e imprenditori sospettati di collusione dice: «Il nostro potere derivava dal controllo morale sulle loro attività, non dal compenso»
Il 43enne, figlio del presunto boss Antonino Accorinti, avrebbe iniziato a collaborare con la Dda di Catanzaro nel giugno scorso