Secondo l’accusa avrebbero vessato gli imprenditori locali: i principali interessi della cosca sarebbero state estorsioni, usura, truffe e in genere reati contro il patrimonio
Indagato un sovrintendente che lavorava nella Procura di Catanzaro. Il legame con Andrea Fava, prima stretto, diventa sporadico: per i magistrati antimafia sarebbe il segnale di una possibile fuga di notizie sull’inchiesta